CGIL Sciopero generale, anche Viterbo manifesta

Uno sciopero generale dovuto quanto coraggioso quello della CGIL contro la manovra finanziaria del governo. Dovuto, per la riaffermazione di un impoverimento ulteriore della Sanità pubblica, dell’Istruzione e della Ricerca, dei servizi sociali e tanto altro, a beneficio della spesa militare, giustificata per una sicurezza che serve solo alla produzione di armi, a fronte di una crescente insicurezza sociale. Coraggioso, perché dopo quello recente più o meno sugli stessi temi dei sindacati di base, vede una CGIL in rotta di collisione con gli altri sindacati concertativi e senza quell’unione sindacale del 3 ottobre, che aveva dato una carica particolare alle adesioni di lavoratori e lavoratrici.

Inutili sono stati i numerosi appelli a entrambe le parti, per una nuova preziosa unificazione delle date dei due scioperi generali, ma in ogni caso l’importanza delle due scadenze è data dagli obiettivi, in una fase di espropriazione delle risorse verso i soliti noti, l’ulteriore divaricazione tra le ricchezze e le crescenti povertà, nonché il pericolo concreto di essere coinvolti in una guerra, che le classi dirigenti europee di centrodestra e centrosinistra sembrano perseguire con una determinazione che rasenta la follia.

La proposta della patrimoniale avanzata da Landini, nonostante fosse più moderata rispetto a quella storica di Rifondazione Comunista e dei sindacati di base, ha trovato uno scontato dissenso da parte del governo, ma anche dell’opposizione parlamentare, che ha perso ogni sintonia con i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, anche per questo lo sciopero del 12 va sostenuto e partecipato.

A Viterbo l’appuntamento è alle ore 10 in piazza della Repubblica.

Loredana Fraleone – segretaria di Rifondazione Comunista Fed. Di Viterbo

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