Cesare Bocci e Daniela Spada: “E siamo ancora qui”

Sulla copertina del loro libro c’è la foto di Cesare e Daniela vestiti da sposi, sorridenti sui sedili di una giostra. Ma Cesare Bocci e Daniela Spada in realtà non si sono sposati mai. Non hanno mai promesso davanti a un prete o a un sindaco di restarsi vicini, nella salute e nella malattia. Ma, a differenza di tante coppie legittimate dalla legge, loro sono riusciti a rendere reale e forte come una roccia quel giuramento mai pronunciato. Perché la malattia è arrivata davvero, a mettere a dura prova il loro amore e la loro famiglia appena nata. E malgrado le loro vicissitudini, a distanza di sedici anni, oggi Cesare e Daniela sono più uniti che mai, e hanno voluto testimoniare la loro esperienza in un libro, “Pesce d’aprile”, edito da Sperling & Kupfer, e presentato dal palco di Caffeina il 2 luglio. “Pesce d’aprile perché quello che è successo a Daniela è stato proprio uno scherzo del destino” esordisce Cesare Bocci, il noto attore italiano, famoso per aver interpretato Mimì Augello nella fortunata serie tv “Il commissario Montalbano”. “Uno scherzo crudele, ma che alla fine oggi ci fa perfino sorridere”. Nell’aprile di sedici anni fa infatti, Daniela, diventata mamma da appena una settimana della piccola Mia, fu vittima di un ictus, che la mandò in coma per venti giorni. Seguirono lunghe settimane di ricovero e anni di riabilitazione. Cesare si trovò nella difficile situazione di fare da padre e da madre ad una neonata. “Pesce d’aprile” narra a due voci la terribile esperienza vissuta da Cesare e Daniela, in tono ora grave ora leggero, tra medici che all’inizio credevano si trattasse solo una crisi di depressione post-parto, e medici che invece hanno curato Daniela riportandola pian piano alla vita, e soprattutto facendole riprendere il suo ruolo di mamma. “La cosa più difficile per Daniela è stata recuperare il rapporto con sua figlia”, aggiunge Cesare. “Per la bambina Daniela era una perfetta sconosciuta”. “Tentavo di accudire Mia ma lei mi respingeva”, continua commossa Daniela Spada. “Alla fine, stringendo i denti e tra le lacrime, lei mi ha accettato”. Un lungo periodo di recupero nel quale Daniela, precedentemente grafica pubblicitaria, si è scoperta appassionata di cucina: oggi ha aperto una scuola e tiene un blog, “Cucinaamoremio”. Un’esperienza d’amore e di vita che ritroviamo oggi nelle pagine del libro. “Abbiamo scritto questo libro per dimostrare che malgrado tutto, anche dopo esperienze totalizzanti come questa, ci si può riappropriare della propria vita. Bisogna stringere i denti, e crederci, ed essere più forti di un destino che, facendoti scherzi crudeli, vorrebbe strapparti ai tuoi sogni e ai tuoi affetti più cari. Con noi non ci è riuscito”.

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