Cciaa imprenditoria femminile, spinta per nuove imprese

DONNE

Soldi pochi. Fantasia tanta. Volontà tutta da verificare. Certo che di questi tempi intercettare un lavoro è spesso un’impresa. Ed allora a fare…impresa si sforzano in tanti: Governo centrale, Regioni, Camera di Commercio. Risorse magre, idee molte. Appunto.

Anche la Cciaa di Viterbo ci prova con il 4° Open Day, sottotitolo ”Donne che aiutano le donne”.

La sede di via Rosselli diventa il punto di ritrovo per illustrare tre bandi di concorso che potrebbero offrire occupazione a qualche centinaia di giovani. Insomma, per creare nuove startup. In sede di presentazione platea tutta al femminile anche se i bandi sono rivolti a tutti. Il primo, il Sirni, è circoscritto a trenta giovani viterbesi che potranno seguire corsi di formazione in aula di 32 ore. Quindici di essi poi potranno usufruire di un contributo di 2.000 euro a fondo perduto. Le domande di iscrizioni dovranno pervenire alla Camera di Commercio entro il 29 febbraio. «Saranno prese in considerazione le prime trenta che arriveranno in ordine di tempo», precisa la responsabile Federica Ghitarrari. Che aggiunge: «Non è molto, ma lo sforzo è notevole». C’è da crederle.
Più robusto (si fa per dire) il budget messo a disposizione dalla Regione Lazio per imprese che puntino ad ”Attività culturali e creative”: 80.000 euro per attività approvate dagli organi tecnici della Pisana e avviate da non più di 6 mesi (a partire dalla fine di febbraio). In questo caso un bando selettivo cui seguirà un cosiddetto colloquio motivazionale. Infine un terzo bando a livello nazionale (”Botteghe di mestiere e dell’innovazione”) riservato ai giovani, da 7 a 10 per sei mesi, che potranno essere aggregati a una o più imprese. Il numero di ”tirocinanti” (limitato ai soggetti dai 18 ai 35 anni) sarà al massimo di 934 unità che potranno specializzarsi nei più diversi settori: stampa, artigianato artistico, meccanico, navale, legno, agroalimentare, ristorazione. In questo caso il piatto messo a disposizione dal Governo centrale è più ricco 5.220.000 euro. L’obiettivo, ovviamente, è unico e sempre lo stesso: fare occupazione, ma anche creare un ricambio generazionale, trasmettere competenze, sollecitare la nascita di nuove imprese, sviluppare reti commerciali e artistiche.

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Foto di Luciano Costantini

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