La maggior parte dei problemi determinati dalla carenza nutrizionale scompaiono qualora il soggetto non presenti più la carenza stessa. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile riscontrare degli effetti a lungo termine. Questo, in genere, si verifica quando la carenza è stata grave e di lunga durata. Gli effetti delle carenze nutrizionali possono osservarsi soprattutto nei bambini con compromissione dello stato di salute in generale.
La fame nascosta (“Hidden hunger”) è una forma di malnutrizione che si verifica quando l’assunzione e l’assorbimento di vitamine e minerali (es. ferro, zinco e iodio) sono troppo bassi per sostenere un adeguato stato di salute e di sviluppo. I suoi effetti possono essere causa di scarse condizioni di salute, ritardo mentale e bassa produttività. I suoi effetti negativi si manifestano durante i primi 1000 giorni di vita, dal concepimento fino all’età di due anni. Mentre, i segni clinici, come la cecità notturna a causa della carenza di Vitamina A o il gozzo da insufficiente assunzione di Iodio, si manifestano quando le insufficienze diventano gravi. Gli effetti di compromissione dello stato di salute conseguenti alle carenze lievi di micronutrienti sono spesso invisibili, ed è per questo il motivo per cui sono spesso indicate come “fame nascosta”.
Vediamo insieme le principiali forme di carenze di micronutrienti che costituiscono la fame nascosta.
Carenza di ferro
Il ferro è un minerale, essenziale al trasporto di ossigeno e alla respirazione cellulare. Il ferro è inoltre un minerale fondamentale per la crescita e per un’ottima funzione cognitiva. La carenza di ferro rappresenta la più frequente forma di micronutrienti e la principale manifestazione è l’anemia (sideropenica), con globuli rossi più piccoli (microcitici) e scarsamente colorati. La carenza di ferro è particolarmente frequente nelle donne in età fertile e durante la gravidanza a causa del maggior fabbisogno di ferro, necessario alla crescita del feto. Infatti, i bambini che nascono da mamme con carenza di ferro, hanno essi stessi un maggior rischio di avere ridotti depositi di ferro. I principali alimenti contenti un’alta concentrazione di ferro sono: carne, legumi secchi, cereali e derivati, verdura e frutta a guscio.
Carenza di vitamina A
La Vitamina A svolge numerosi funzioni all’interno del nostro organismo, ad esempio partecipa al controllo della visione, alla modulazione della funzione immunitaria e alla formazione e crescita di vari organi e del tessuto osseo. Le principali fonti di questa vitamina sono: fegato, latte, uova, vegetali verdi come cavolo, broccoli, spinaci, vegetali di colore arancione come le carote e la zucca, frutti giallo-rossi come albicocche e pesche. La carenza di vitamina A è associata ad un maggior rischio di infezioni ed è la principale causa di cecità prevenibile nei bambini.
Carenza di Iodio
Lo iodio è un minerale la quale funzione principale è quella di contribuire alla sintesi degli ormoni tiroidei. Gli ormoni tiroidei sono necessari alla crescita e allo sviluppo del corpo. Gli alimenti che hanno il contenuto maggiore di iodio sono quelli di origine marina (crostacei, pesci, alghe). In presenza di un apporto insufficiente di iodio si possono riscontrare varie problematiche, come il gozzo endemico, l’ipotiroidismo. È consigliato utilizzare in cucina sale iodato (non sopra i 3-5 g al giorno), al fine di garantire un adeguato apporto di iodio.
Non smetterò mai di sottolineare come l’alimentazione debba essere varia ed equilibrata al fine di integrare tutti i principi nutritivi che sono alla base del corretto funzionamento del nostro corpo. L’equilibrio alimentare non si costruisce su un unico piatto, bensì su una continuità settimanale. Una giusta alimentazione è dunque determinante per uno sviluppo fisico sano a partire dalla fase prenatale, poi durante l’infanzia e nelle fasi successive della vita.
*La Dottoressa Gemma Moscioni, Biologa Nutrizionista, si è laureata in Biologia cellulare e molecolare presso l’Università degli Studi della Tuscia (110 cum laude), successivamente perfezionata con Master Universitario di II livello in: “Nutrizione personalizzata, basi molecolari e genetiche”, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata (110 cum laude). Ha sviluppato competenze riguardanti la Nutrizione personalizzata e la Nutrigenetica, focalizzandosi sul ruolo che gli alimenti hanno nell’espressione genica dell’individuo.
Attualmente lavora come Biologa Nutrizionista a Viterbo e provincia e affianca alla libera professione l’insegnamento dell’educazione alimentare.
Dottoressa Gemma Moscioni
Biologa Nutrizionista
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