Calcio nella Tuscia: finirà a carte bollate

stadio comunale enrico rocchi

“Che confusione! Sarà perché ti amo”. No. Qui non c’entrano i Ricchi e Poveri e nemmeno la loro canzone del 1981, e che ebbe un grande successo a livello internazionale. Di confusione ce n’è davvero tanta nel pianeta calcio della Tuscia, ma non per via dell’amore. Anzi. Per sentimenti che sono proprio di segno opposto e che nessuno al momento sa dove potranno portare

Infatti ormai è guerra aperta tra la Viterbese di Arturo Romano (quella che non si è potuta iscrivere alla serie D) e il Comune di Viterbo. Mentre a Vignanello la Faul Cimini, che milita nel campionato di Eccellenza, sembra stia facendo tutti i preparativi necessari per un trasloco nel capoluogo, imprevisti permettendo.

Ma partiamo dalla Viterbese. Dopo il mancato affidamento dello stadio Rocchi, la società ha annunciato che farà ricorso al Tar e alla Corte dei conti “per ottenere la sospensiva della comunicazione del sindaco sul diniego del nulla osta per l’uso del terreno di gioco e la nullità della procedura di affidamento dello stadio stesso emessa proprio dal Comune di Viterbo. Aggiungendo poi che formalizzerà una richiesta di danni per gli interventi strutturali e impiantistici eseguiti sulla struttura sportiva, per la mancata iscrizione alla serie D, nonché per la mancata possibilità di realizzare interventi finanziati dal Pnrr, con conseguenti danni erariali”.

Il tutto in una lunga lettera inviata dal legale rappresentante della Us Viterbese, Pietro Tilia, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, all’assessore al Patrimonio Fabrizio Ghera, all’assessore allo Sport Elena Palazzo, al capogruppo della Lega Laura Cartaginese, al capo gruppo di Forza Italia Giorgio Simeone, al capo gruppo di Fratelli d’Italia Daniele Sabatini, nonché al sindaco viterbese Chiara Frontini.

Nella lunga missiva si sottolinea a chiare note il fatto che il sindaco non abbia indicato i motivi del diniego, “anche perché – scrive l’avvocato Tilia – non ci sono mai stati problemi tra il Comune e il nostro club”.

Ma il bello viene dopo. Quando Tilia scrive: “Grande è la nostra delusione, anche perché da tempo ormai su tutti i giornali e sui social si continua a vociferare che è tutto programmato e che un club di Eccellenza, tale Favl Cimini, dovrebbe sostituire noi. Sì proprio noi. Tale acquisizione – prosegue il legale – avvedrebbe solo se si libera lo stadio Rocchi dalla nostra amata Us Viterbese 1908. Tutti sanno che il progetto prevede un avviso pubblico che finirà per assegnare proprio a questo club la gestione dello stadio Rocchi, rendendo facile la cosa a causa della nostra sparizione sportiva. Il progetto sta procedendo spedito, come preannunciato da più parti, e il giorno 29 luglio 2023 il Comune di Viterbo ha pubblicato un avviso esplorativo per la gestione dello stadio”.

Fantasie? Chiacchiericci estivi? Booohhh. Però a Vignanello non è che stiano proprio fermi. Intanto hanno deciso di cambiare nome: da Faul Cimini a Fc Viterbo. Poi, visto che c’erano, hanno voluto cambiare anche i colori sociali delle maglie: da gialloneri a gialloblu (sic!). E, con il loro allenatore Massimiliano Nardecchia (anche lui ex Viterbese), stanno proseguendo la preparazione estiva. In programma un derby amichevole contro la Flaminia di Civita Castellana e poi test match contro formazioni di Eccellenza o Promozione.

E si muovono anche sul mercato, avendo ingaggiato in attacco lo spagnolo Javi Gonzalez. La punta, classe 1996, nella seconda parte della scorsa stagione ha giocato nell’Eccellenza toscana con la maglia del Porta Romana Oltrarno, realizzando 10 reti in 19 presenze. Arrivato nel Lazio da pochi giorni, si è messo subito a disposizione del tecnico.

Questi i fatti. E se pochi indizi formano una prova i dubbi sul futuro del calcio viterbese cominciano ad assottigliarsi. Anche se il rischio che si finisca a carte bollate è sempre più probabile.

E il tanto desiderato (dai tifosi) Piero Camilli che fa? Lui sta al mare in Sardegna. Ma il suo cellulare è sempre acceso. (AS)

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