Esce per la collana CINEMA di SHATTER Edizioni il volume Brividi e fiabe – La televisione di Lamberto Bava, un’approfondita e originale monografia dedicata a uno dei nomi più iconici del cinema di genere italiano. A cura di Marco Chiani, il libro (226 pp.) propone uno sguardo critico e articolato sulla ricca produzione televisiva di Lamberto Bava, regista capace di incantare e spaventare generazioni di spettatori. Il volume raccoglie contributi firmati da Marco Chiani, Antonio Fabio Familiari, Eugenio Ercolani e Gian Giacomo Petrone, Giulio Olesen e Martina Genovese, studiosi e appassionati che con approcci e prospettive differenti ricostruiscono il percorso televisivo di Bava, dall’horror inquietante del ciclo Brivido giallo al più thriller Alta tensione, fino al successo fiabesco della saga di Fantaghirò. A completare il quadro, due preziose interviste inedite a Lamberto e Roy Bava, per entrare direttamente nell’officina creativa della famiglia che ha segnato la storia del cinema e della TV Made in Italy.
Come si legge nella presentazione: “La critica italiana ha gli armadi pieni di scheletri in merito al cinema di Lamberto Bava, figuriamoci in merito alla sua televisione. […] Questo libro raccoglie punti di vista e approcci analitici differenti sulla vasta produzione di un narratore di razza che ha saputo coniugare produzione e regia, mettendo in scena storie innovative ed estreme, ugualmente, terrorizzando e incantando il pubblico del piccolo schermo”.
«Mi piace l’analisi che il libro curato da Marco propone dei miei film televisivi – dichiara Lamberto Bava –, sembra quasi che gli autori dei vari saggi raccolti nel volume mi abbiano spiato nel sonno… O mi abbiano un po’ rubato l’anima… Leggendo Brividi e Fiabe, ancora una volta, ho avuto la conferma che non può esistere Fiaba senza Brividi!».
«Con un percorso spericolato e che non assomiglia a quello di nessun altro, Lamberto Bava è l’unico regista che ha saputo coniugare produzione e regia, rivoluzionando i codici del racconto televisivo con storie innovative e spesso estreme – dichiara il curatore del volume Marco Chiani –, oltre a essere l’unico grande nome del cinema di genere italiano che, in una congiuntura storica particolarissima com’e stata quella a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, trionfa invece di soccombere, finendo con il ritagliarsi un posto di primo piano nella storia dello spettacolo italiano».
Brividi e fiabe non è solo un omaggio a un autore imprescindibile, ma un invito a ripensare – senza pregiudizi – l’impatto culturale e artistico di un’opera che ha saputo attraversare con coerenza i confini tra generi, linguaggi e media.
Ufficio stampa SHATTER Agency


























