Benedetto e Azzurra, la Family Arts 3D nel borgo sospeso di Vitorchiano

di Sara Grassotti

Bendetto e Azzurra

Benedetto Pinna e Azzurra Signorini nella vita sono marito e moglie, dalle loro terre di origine, rispettivamente la Sardegna in provincia di Cagliari e la Toscana, in provincia di Pisa, hanno scelto Vitorchiano, creando lì il loro laboratorio: Family Arts 3D, incentrato sulla produzione di statuette raffiguranti i personaggi più famosi del mondo dell’intrattenimento, del cinema e del fumetto, ma anche tutto ciò che gira nella dimensione del modellismo e delle action figure. Si occupano della fase della modellazione del personaggio: dalla stesura dei contorni di base all’animazione e al rendering e tutto ciò che sta in mezzo. Un’impresa di famiglia in cui i ruoli sono ben divisi: Benedetto realizza il modello e Azzurra lo dipinge. Per scoprire il loro mondo basta entrare nella loro fucina, un piccolo ambiente addolcito dai suoni e dai colori di questo borgo sospeso, dove “giù pe’ giù dentro” come viene chiamato dai vitorchianesi ne rappresenta ancora l’anima pura. Qui vive una piccola comunità, buona parte della quale come Benedetto e Azzurra hanno scelto di stare, ritrovandovi lo scandire del tempo, il saluto degli abitanti che incontri, la vita che pulsa e rende limpide le idee. Dando libero sfogo alla propria creatività. Li trovi in seduta stante nel loro laboratorio e anche quando le parole di ognuno fanno scorrere il loro racconto di vita, non si fermano, continuano a dare forma ai loro personaggi.

Come siete arrivati nella Tuscia?

B: “Per ragioni di lavoro. Ora sono in pensione, ma ero una guardia penitenziaria, professione che fra l’altro mi ha fatto acquisire dimestichezza con le tecniche che si usano per creare i modellini”.

E come è scatta l’interesse per questo particolare settore?

A: “E’ una passione che abbiamo praticamente da sempre! All’inizio avevamo un macchinario molto semplice con cui li realizzavamo, poi prima di dar vita al laboratorio ne abbiamo acquistati due più professionali, perché pensavamo di coinvolgere nel progetto anche i nostri due figli, che però altri interessi li hanno portati a intraprenderealtre strade”.

Nella vostre creazioni privilegiate i modelli di action figure e personaggi a tema, chi sono i vostri richiedenti?

B: “Forse i modelli fantasy, ma non abbiamo preferenze specifiche, quando ci piace un soggetto lo realizziamo. A noi la vendita al minuto interessa poco, preferiamo lavorare su commissione e per passione”.

Qual è il personaggio di cui siete più orgogliosi e quale la richiesta più strana ricevuta?

A: “Per quel che mi riguarda, i pezzi che ho più a cuore sono due: il Cappellaio Matto, che è stato anche il primo lavoro per cui abbiamo avuto un riconoscimento in gara e poi quello a cui mi sto dedicando ora, ossia i personaggi della serie Netflix Breaking Bad. Richieste strane, invece, a dire il vero non ne abbiamo avute. Forse, la riproduzione che ci ha dato più filo da torcere è stata quella di San Michele Arcangelo!”.

La vostra vetrina è il canale social? Partecipate a delle mostre?

A: “Sì, abbiamo sia una pagina Facebook sia un profilo Instagram, che sicuramente ci aiutano a dare visilbilità ai nostri lavori. Inoltre siamo soci del club Masc Santamariacapuavetere, una delle prime realtà nate in Italia, riconosciuta anche a livello internazionale, presieduta da Raffaele Aulicino, con cui ormai c’è un rapporto di grande amicizia e stima reciproca. Siamo come una grande famiglia ed è soprattutto grazie a questo club che ho affinato la mia tecnica nel modellismo. Tramite loro, partecipiamo a competizioni e mostre, anche all’estero, infatti a maggio andremo a Lione, in Francia. E finora abbiamo ottenuto anche riconoscimenti importanti!”.

Com’è l’intesa lavorativa in una una vita di coppia?

B: “Perfetta, siamo assolutamente in sintonia… Azzurra chiede sempre conferme, ma ci sta!”.

La modellazione dei personaggi è estremamente popolare in questo momento, state coinvolgendo la stessa Vitorchiano? Avete creato l’Angelo per San Michele il santo patrono?

B: “Il paese, a suo modo, risponde. Proprio ultimamente abbiamo avuto alcune richieste per realizzare anche delle bomboniere senza uscire dai nostri personaggi, mentre il San Michele ci è stato richiesto da un committente importante“.

Sarete alla prossima edizione di Peperino in Fiore?

A: “Sicuramente apriremo le porte di Family arts 3D, esponendo nella prima stanza i lavori realizzati e i premi vinti finora. Eviteremo di mettere in mostra i busti, perché temiamo si possano rovinare con il flusso di persone che di solito questa manifestazione richiama”.

Benedetto e Azzurra possiamo definirli gli artigiani del futuro, in cui il lavoro manuale finisce inevitabilmente per confrontarsi con tutti quegli sviluppi tecnologici che conformano le loro creazioni con l’ausilio digitale. Il concetto, però, rimane fermo nella coerenza: il luogo di lavoro dell’artigiano è la sua bottega, dalla quale escono produzioni a tiratura limitata, che prescindono da produzioni in serie abbinando a una manualità di specializzazione l’utilizzo di strumentazioni informatiche e tecnologiche. E lo studio dei colori di Azzurra ne definisce la spinta creativa.

Qui la pagina Facebook per conoscere meglio la Family arts 3D 

 

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Azzurra

Foto: in testa San Michele Arcangelo, in onore a Vitorchiano. A seguire, i due artigiani all’opera

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