Astratti e ritratti… Quando l’arte prende forme diverse

Da sabato 11 dicembre a Blera, nella splendida cornice della Sala San Nicola, ex chiesa a un’unica navata del XV secolo, è di scena l’arte con la mostra collettiva “Astratti e ritratti (le infinite forme dell’Arte)” da un’iniziativa de “La Via Degli Artisti”.
Dalle composizioni astratte, fatte di linee, forme e colori non riconducibili al reale, ai volti ritratti in modo realistico, ma pur sempre secondo l’interpretazione soggettiva dell’autore, l’osservatore si immerge, accompagnato dallo sfondo incantevole delle pareti affrescate della sala, nelle molteplici emozioni che gli artisti hanno cercato di trasferire nelle loro opere, attraverso un percorso ricco, stimolante e colorato.
Dal figurativo dei volti iperrealistici di Moreno Lanzi che, con finezza, eleganza e minuziosa cura dei particolari catturano l’osservatore con la loro luce ed il loro silenzio, dai ritratti di Benito Cannone, colti nella semplicità del loro realismo, ma reinterpretate dalla sensibilità dell’autore, ai volti acquarellati di Maria Grazia Savini fino a quelli, ad olio, pieni di calore, amore e passione del giovane artista viterbese Marco Pintus.
Ma il percorso, che alterna di continuo forme artistiche diverse, prosegue con gli astratti pittorici e scultorei di Mari Peyran in cui convivono materiali quali la sabbia e la carta, ma anche legno alluminio e cristalli, per arrivare alla magica alchimia delle opere astratte, vibranti e preziose, di Francesca Sorbera, dove i protagonisti sono i colori primari resi sulla tela con una tecnica mista, di colori acrilici e applicazione di foglia d’oro.
Il viaggio tra le emozioni continua con gli splendidi volti delle “Uncommon Women” di Rita Passeri, donne ferme, dall’anima vera, che guardano direttamente lo spettatore come se volessero fermare quel tempo che invece passa inesorabilmente nei volti, colorati ed in bianco e nero, delle donne dell’artista Elena Agostini: dalla bambina, alla giovane fino ad arrivare alla donna in tarda età…
E ancora, immerso tra emozioni e colori, le composizioni di olio, pietre e polvere di tufo del creativo pittore autodidatta SilSo, i giochi di colore, tra il figurativo e l’astratto, di Bernardino Balzi, fino ad arrivare al personalissimo stile di Zeta, giovane pittore viterbese “nato con la matita in mano e con il disegno addosso” che incornicia immagini di volti noti con le sue amate “nuvole” policrome di forte impatto espressivo.
Al centro della sala c’è la forza espressiva dei ritratti scolpiti di Stefano Todini, artista tarquiniese, uomo “dal cuore di pietra” che ha fatto della sua passione la sua professione modellando materiali che vanno dalla terracotta e dalla ceramica fino al peperino ed al marmo, mentre in fondo alla navata campeggia il grande, sensuale “abbraccio” multimaterico dell’artista viterbese Francesco Graziotti, scultore e pittore.
Insomma, una mostra che, con il patrocinio del comune di Blera, vede protagoniste la grande arte e le grandi emozioni perché, come disse Paul Cezanne: “Un’opera d’arte che non nasce dall’emozione non è arte”.

Laura Principi (direttrice artistica)

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