Associazione Erinna: ”Anche se andiamo su Marte, c’è molto da fare”

Riceviamo e pubblichiamo:

Siamo grate al nostro amico Peppe Sini per aver sempre consapevolezza e il coraggio di denunciare il fascismo che alberga sornione in noi e di conseguenza rendere pubblica l’accusa di misoginia, palese, taciuta e, comunque intimamente nascosta…della lobby maschile.

Il video di Grillo è sconvolgente e altrettanto lo sono i suoi seguaci, sia di sesso maschile che di sesso femminile, sia parlamentari che consiglieri che militanti del social. Quali parole pubbliche per la ragazza? Nessuna. E nel nostro ridente territorio abbiamo sentito parole da parte di chi insorse per lo stupro di Casa Pound? Non avevamo forse ragione noi nel dire che l’indignazione si mostra – e si dimostra – se gli stupratori sono fascisti? Non avevamo forse ragione noi nel dire che uno stupro è uno stupro indipendentemente da chi lo compie e a sostenere che se sono bianchi, figli di papaveri, figli proletari la questione non indigna così tanto? Non avevamo forse ragione noi nel dire che se fossero neri, gli stupratori, per i destri e i benpensanti scatterebbe non solo l’indignazione ma il laccio per la forca?

Non avevamo forse ragione noi nel dire che gli stupratori sono sempre maschi siano essi bianchi, neri, gialli, ricchi, poveri o potenti. La questione sta da un’altra parte, è ora di aprire una seria crisi al patriarcato.

E comunque quel video-Grillo può essere l’epilogo naturale dello spettacolo italiano in corso: lo sgretolare continuo delle conquiste sociali,  l’individualismo spinto, la violenza diffusa, premiati rappresentati del popolo inquisiti, sostenuti evasori cronici, stupratori? ragazzi che si divertono.

Anche se andiamo su Marte, c’è molto da fare.

Associazione Erinna

 

 

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI