Asl Viterbo: ecco i numeri della Mobilità passiva

Per quanto riguarda la mobilità extraregionale, i dati ufficiali della Regione Lazio sono fermi al 2013

In merito alla recente pubblicazione dell’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Sole 24 Ore, interviene la Asl di Viterbo con alcune, doverose, precisazioni.

Nello specifico, una riflessione riguarda l’associazione che, frettolosamente, è stata fatta, anche tramite la stampa locale, tra quello che il Sole 24 Ore individua come tasso di emigrazione ospedaliera e la mobilità passiva extraregionale, rispetto alla quale gli ultimi numeri forniti dalla Regione Lazio sono del 2013, in quanto è ancora in corso il processo di certificazione dei dati in possesso delle diverse regioni. La particolare classifica stilata dal quotidiano di Confindustria, evidentemente, si basa su parametri specifici, diversi da quelli utilizzati per la quantificazione della mobilità extraregionale, come il posizionamento delle province in territori di confine con una o più regioni.

Parlando di mobilità passiva, i numeri della Asl di Viterbo certificati dalla Regione Lazio, per quanto riguarda la intraregionale, parlano di un meno 13,5% registrato nel 2016 rispetto al 2014 per i ricoveri ospedalieri, con un risparmio per l’azienda stimato a fine anno in oltre 5milioni di euro, e di un meno 12,17% per le attività ambulatoriali, con un risparmio che al 31 dicembre supererà il milione di euro.

Risultati importanti che sono sostanzialmente legati a un lavoro di riorganizzazione dei processi e dei percorsi di presa in carico dei bisogni di salute dei cittadini che ha prodotto un incremento della capacità produttiva e di accoglienza dell’azienda. Anche in questo caso parlano i numeri.

Liste d’attesa: attraverso un miglioramento dei tempi delle prestazioni ambulatoriali del 7% nel 2016 rispetto all’anno precedente, si è registrato un abbattimento dei tempi di attesa, tra l’altro, per la cardiologia, l’oculistica, la pneumologia e l’otorino, Restano delle criticità per la gastroenterologia e la diagnostica per immagini sulle quali l’azienda e, in particolare, i professionisti interessati sono quotidianamente impegnati al fine di rispondere adeguatamente alle richieste del territorio, nell’ottica, comunque, dei percorsi di appropriatezza delle richieste, attivati con la preziosa e fattiva collaborazione dei medici di medicina generale.

Neoplasie e chemioterapia: nel 2016 si è assistito a un miglioramento delle attività e a una riduzione dei tempi, ad esempio, per il colon che rispetto al 2015 registra un più 18% di interventi effettuati entro i trenta giorni e per gli interventi di tumore alla prostata e all’utero (più 25%). La chemioterapia, che già si era attestata su livelli elevati di produttività, nell’anno in corso ha, comunque, evidenziato un più 1,2%.

Pronto soccorso nella Tuscia: nel 2016 sono stati oltre 95mila i cittadini che si sono rivolti al questo servizio in tutto il territorio provinciale. Più 1,7% rispetto al 2015, pari a 1500 utenti.

Infine, l’attività chirurgica nel suo complesso: più 3.2% quest’anno paragonato al precedente.

Questi dati sono a disposizione dell’azienda e di chi vuole con lei riflettere su come migliorare il sistema sanitario locale in modo che risponda adeguatamente, sempre di più, ai bisogni di salute che si stanno rilevando sul territorio.

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