Architettura Contemporanea nella Tuscia. La Ceramica Misciattelli di ‘Bassanello’

di Alfredo Giacomini**

 Si produceva già “ceramica rossa” quando a Bassanello (Vasanello dal 1949) il marchese Paolo Misciattelli decide di intraprendere la produzione di ceramica artistica; è professore di chimica dell’Università “La Sapienza” e tecnico ceramico, determinato ad innalzare qualitativamente la produzione locale utilizzando la ceramica bianca (impasto dolomitico).
La produzione inizia nel 1949 e viene concentrata nelle ex scuderie Barberini del castello Orsini di proprietà della famiglia dal 1907 a seguito dell’acquisto effettuato da monsignor Luigi Misciattelli, prefetto dei Palazzi Apostolici, dalla Banca d’Italia (il restauro del castello viene diretto dall’ing. Zampi già attivo nel Duomo di Orvieto).
La fabbrica riceve numerosi riconoscimenti e raggiunge alti risultati negli anni ’60, soprattutto con la ceramica bianca, sino alla chiusura definitiva del 1978. Vengono coinvolti validi artisti quali Marino Mazzacurati, Renato Guttuso, Francesco Del Drago, Mimmo Spadini, Tomaso Buzzi e Giulio Francesconi scultore originario di Viareggio che, giunto a Vasanello negli anni ’40, fonda una scuola di ceramica legata alla tradizione millenaria delle terrecotte di Vasanello.
È a seguito della segnalazione di Paolo Misciattelli che l’architetto milanese Tomaso Buzzi nel 1956-57 acquista a Montegabbione la “Scarzuola“, una chiesa e un convento del ‘200 che diverrà La Città Ideale.
256. LA CERAMICA MISCIATTELLI DI ‘BASSANELLO’

*L’autore: Alfredo Giacomini, architetto

Alfredo Giacomini

ideatore e curatore della pagina Architettura Contemporanea nella Tuscia

Il volume curato da Alfredo Giacomini:

FRAMMENTI – Architettura Contemporanea nella Tuscia (in ristampa)

Ghaleb Editore – pp. 320
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