Archeologia subacquea, Tra terra e mare organizzato da Stas chiudecon la conferenza della guardia costiera

Si concluderà con la conferenza della guardia costiera giovedì 4 agosto, alle 21,30, al parco Palombini (via della Ripa 25), a Tarquinia, il ciclo di incontri sull’archeologia subacquea “Tra terra e mare” organizzato dalla Società tarquiniense d’arte e storia (Stas), con il sostegno del ministero della Cultura (Mic) e in collaborazione con l’Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”.

La conferenza è dedicata alle attività della componente subacquea delle capitanerie di porto nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso e costiero. I subacquei Gianni Dessì (IV nucleo operatori subacquei di Cagliari), Giuseppe Claudio Giannone (II nucleo operatori subacquei di Napoli) e Serafino Caggiano (I nucleo operatori subacquei di San Benedetto del Tronto) sono il personale della guardia costiera chiamato a relazionare sull’interessante argomento.

Si tratta di personale altamente specializzato che ha frequentato vari corsi formativi di archeologia subacquea e ha partecipato a numerose attività di ricerca, prospezione, recupero e scavo sotto la direzione delle soprintendenze competenti del mare Adriatico e del mar Tirreno. A introdurre i relatori e a delineare alcune nozioni sulla legislazione afferente alla tutela e ricerca dei beni archeologici sommersi sarà l’archeologo Giacomo Cavillier, a capo di diversi progetti di ricerca e responsabile della sezione storico-archeologica del comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera.

Tematica essenziale della conferenza è dunque l’attività di tutela svolta dai nuclei subacquei della guardia costiera in vari contesti e siti del territorio nazionale, con particolare riguardo all’apporto fornito alle soprintendenze archeologiche e all’impegno profuso, frutto delle competenze e delle capacità tecniche, attuali e potenziali, maturate nel corso degli anni. Partendo dalle specifiche attribuzioni legislative in materia e dagli strumenti normativi in vigore, si passerà a delineare le varie esperienze di ricerca e tutela della componente subacquea e alle potenzialità che la componente subacquea oggi è in grado di offrire in campo archeologico.

Parte rilevante della comunicazione è pertanto dedicata all’interdisciplinarietà connessa con la tutela e la ricerca: la sicurezza delle operazioni subacquee, il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e il coinvolgimento dell’utenza del mare (professionale e turistica).

Giova rilevare che le attività di ricerca (scavo, prospezione e recupero) a cui da anni partecipa la componente subacquea della guardia costiera devono essere sempre effettuate sotto la direzione e la vigilanza dei direttori archeologi preposti e non possono prescindere da seria professionalità e da opportune competenze soprattutto se si opera in un ambiente operativo multitasking. Ed è in tale contesto che emerge viva e tangibile l’esperienza della guardia costiera e della sua componente subacquea nella tutela e conservazione del “Mare nostrum”.

Al termine della conferenza, l’azienda vitivinicola Etruscaia, il frantoio Olitar, l’azienda agricola Ape Velka e Vittoria Tassoni, cuoca dell’Alleanza Slowfood, proporranno una degustazione delle loro eccellenze enogastronomiche.

 

 

Società tarquiniense d’arte e storia

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