È uno sport nobile tra i più amati e seguiti al mondo, fonda le sue radici oltreoceano, più precisamente negli Stati Uniti, in crescita in Italia e in Europa, che nella città dei Papi è rinato e si sta rilanciando. Il baseball è una realtà che parla anche viterbese, grazie al lavoro svolto dalla giovanissima società Viterbo Baseball Club. Tanti sono i progetti e le idee, ma su tutti spicca il ruolo sociale di questo sport, con i suoi valori incarnati alla perfezione dalla società viterbese che oggi vanta tre squadre attive nei campionati, con oltre quarantacinque atleti tesserati. A raccontarci la sua storia è il presidente Andrea Mastrocola affiancato dalla storica figura di Cesare Rutili, uno sportivo che del baseball ha fatto uno stile di vita, una lunga storia piena di aneddoti e curiosità.
Presidente Mastrocola quella del Viterbo Baseball Club è una storia che parte da lontano. Ce la vuol raccontare??
La società nasce più di quattro anni fa, esattamente il 9 gennaio 2021. E’ lì che è stato creato il club con il nome di Viterbo Baseball Club e con l’obiettivo di far rinascere l’attività giovanile del baseball viterbese. Oggi è un piacere e soprattutto un onore portare avanti la tradizione del baseball a Viterbo, dopo l’ottimo lavoro fatto in precedenza. I risultati iniziano a vedersi, soprattutto tra i giovani che si stanno appassionando allo sport. Stiamo raccogliendo i primi risultati di un lavoro certosino che continuiamo con costanza e tanto entusiasmo.
Oggi società e presidente vi presentate solidi con i migliori auspici in termini di risultati e conquiste. Facciamo un sunto?
Il vivaio è l’aspetto su cui stiamo lavorando maggiormente. In questo modo, oltre a far appassionare i tanti ragazzi che giocano con la nostra maglia, possiamo crescerli con i sani valori del baseball e farli migliorare sotto l’aspetto tecnico. Promulgando anche una continuità che ci permette di alimentare tutte le categorie nelle quali siamo presenti. È stato un bel cammino condotto fin qui con i tanti risultati raggiunti con l’Under 12, l’Under 15 e l’Under 18 e i tanti ragazzi che vengono aggregati con solerzia al gruppo dei “Senior” che militano nel campionato di Serie C. Questo lavoro ci consente di programmare e di provare a lanciare dei giovani per un salto nel semiprofessionismo o nel professionismo stesso.
Con uno sguardo aperto sul futuro siete l’unica società a vantare dodici giocatori stranieri, giovani di seconda generazione nati in Italia che rappresentano il mondo. Un vero segno di contemporaneità e un segnale forte di inclusione
Una partita di baseball è giocata da due squadre composte da 9 giocatori ciascuna e noi nel nostro roster abbiamo il piacere di avere molti giovani stranieri. Lo sport è aggregazione e anche inclusione, dalle due cose non si scinde. Annoveriamo dodici ragazzi delle giovanili di seconda generazione nati in Italia, dei gruppi che partecipano a tutto tondo alla vita della società con i quali si è creata una coesione bellissima tra i ragazzi in campo, così come nelle famiglie che seguono da bordo campo tutte le attività.
Dalla diversità di storie lo sport ha sollecitato una ricchezza culturale
Alcuni di loro provengono da paesi che hanno il baseball nel loro sangue, pensiamo alla Repubblica Dominicana, dove sono nati molti campioni che giocano nella Major League degli Stati Uniti. Per loro è molto più facile approcciarsi al gioco e al tempo stesso aiutare gli altri ragazzi a migliorare e a crescere. E’ una nostra caratteristica di cui siamo molto orgogliosi, così come quella di avere un settore giovanile molto ricco.
Al campo si respira un’aria di comunità e di unione. Spesso chi finisce il suo percorso da atleta resta per dare un supporto e un contributo. Il Baseball Viterbo è un mondo affascinante, pieno di sorprese
La nostra è una vera e propria famiglia, viviamo il baseball come filosofia di vita, con i suoi valori sportivi e umani. Siamo davvero un bellissimo gruppo, a partire dalla società, passando per i giocatori, fino ad arrivare ai genitori. Chi passa da qui poi, si lega in maniera indissolubile a questa “famiglia”, un esempio è quello di Livio Quatrini, Mauro Quatrini e Alberto Massini che hanno continuato ad alimentare la loro passione per il baseball giocato passando ad allenare, in particolar modo con il gruppo dell’Under 12 e dell’Under 15.
A campionato finito siete pronti per affrontare una nuova avventura?
L’obiettivo è sempre quello di migliorare, passo dopo passo. Vogliamo far crescere ancor di più il settore giovanile, perché è da lì che si mettono le basi per una buona prima squadra. Il nostro desiderio è quello di avere una prima squadra tutta creata da noi. Per ora è parzialmente così, ma ci auguriamo di formare un gruppo completamente nato e cresciuto qui, con i nostri colori e soprattutto con i nostri valori.
Aprile 2025. La sindaca Frontini e l’assessore allo sport Aronne hanno consegnato le chiavi degli spogliatoi del campo di Santa Barbara alla Viterbo Baseball, direttamente sul diamante del quartiere a nord di Viterbo. Manca ancora qualcosa ?
Ringraziamo ancora il Comune di Viterbo per i lavori fatti e per il sostegno ricevuto, che continuiamo a ricevere. Abbiamo degli spogliatoi accoglienti e completamente ristrutturati. Ci piacerebbe mettere le luci sul terreno di gioco, per poter usare il campo anche negli orari serali e non solo il pomeriggio. Far crescere le strutture sarà il modo per arrivare nelle categorie che contano. Ci speriamo.
Tra chi ha onorato questo sport, per risultati e fedeltà, ci sono anche nomi di atleti viterbesi…
Il primo in assoluto è stato Livio Quatrini, attuale allenatore degli Under 12, che negli anni ’70 partecipò, come ricevitore, al campionato di baseball di serie A. Successivamente Andrea Sgnaolin, primo viterbese a vestire la casacca della Nazionale maggiore, ma, soprattutto, Alessandro Vaglio, figlio di un nostro lanciatore, che è stato campione europeo con la Nazionale italiana, capitano del Bologna e della Nazionale, nonché miglior interno d’Europa agli europei vinti nel 2012, un viterbese doc, così come il fratello Francesco, che sta facendo un percorso altrettanto di prestigio in serie A. Al tempo stesso anche Maurizio Andretta, attuale lanciatore della Fortitudo Bologna.
Cosa si auspica per il prossimo campionato?
Crescere a livello giovanile. Sempre più ragazzi si stanno avvicinando e ci provano. Ci piacerebbe formare e far crescere squadre Under 12 e di mini baseball: sarebbe anche un bel segnale per i ragazzi più grandi, dimostrando loro come la società stia crescendo. In questo modo, è percepibile la volontà comune di migliorare e di crescere uniti, guardando insieme a un possibile salto in categorie più alte, pianificate con le basi giuste.
All’incontro è presente come premesso Cesare Rutili figura storica,un passionale del baseball, un punto di raccordo che riafferma all’interno della società valori e principi favorendo una crescita sana dei giovani atleti. Gli chiediamo cosa rende forte il suo attacamento a questo sport..
“Il baseball per me è una grande passione. Dopo aver giocato ho iniziato a fare di tutto per rimanere in campo, prima come allenatore, poi come arbitro e, infine, oggi come dirigente. Ci siamo incamminati in questo bellissimo viaggio che non sapevamo dove ci avrebbe portato e oggi abbiamo dato vita a una bellissima realtà. Siamo partiti da zero, senza nemmeno un giocatore e in questi primi quattro anni di attività, anche per merito dei genitori sempre attivi e partecipativi, abbiamo creato dei gruppi coesi e anche competitivi dal punto di vista sportivo condividendo ogni momento di questo sport straordinario”.
“Date a un ragazzo una mazza, una palla, un posto dove giocare e avrete un buon cittadino” recita la frase di Joe McCarthy,che il Viterbo Baseball Club ha fatto propria con naturalezza concependo una realtà sportiva sana che si basa su principi cardine come l’inclusione e l’aggregazione, valori che aiuteranno senz’altro la società a costruire atleti, ma soprattutto a crescere dei ragazzi che incarneranno lo spirito del baseball in ogni giorno, dentro e fuori il campo di gioco, in quel campo che ha una forma unica, simile a un diamante.


Foto: courtesy da Viterbo Baseball Club