Anche Vittorio Sgarbi firmatario dell’ Appello a Roma al Santo Padre per osservanza Sacramenti, in particolare l’Estrema Unzione e Sante Messe

L’Appello a Roma centro della Cristianità è indirizzato a:

Al Santo Padre,

Al Presidente della Repubblica,

Al Presidente del Consiglio,

Ai Vescovi,

Da semplici cittadini, praticanti e non la fede cattolica, ci rivolgiamo alle più alte Istituzioni che dirigono, politicamente e spiritualmente, il territorio italiano, affinché gli elementi costitutivi della Fede Cattolica, vale a dire i Sacramenti, e in particolare l’Estrema Unzione e le Sante Messe, continuino a essere liberamente impartite, pur nel rispetto delle misure messe in atto dal Governo. Con le dovute precauzioni è possibile conciliare il rispetto delle norme sanitarie con il rispetto del diritto alla libertà di culto.

Il clero può e deve avere la stessa libertà di azione dei medici: la cura dell’anima deve perlomeno equivalere a quella del corpo.

In particolare dolorosissima risulta essere al popolo italiano la mancanza dei conforti religiosi nel momento della gravissima malattia e della morte come anche il mancato seppellimento dei propri cari al cimitero. In nessuna epoca storica, in nessuna epidemia, in nessuna guerra, Roma e l’Italia conobbero mai un eclisse tale del volto di Cristo.

Chiediamo pertanto il ripristino dei superiori e prevalenti “diritti di Dio” (e di conseguenza dell’uomo) in questo momento messi in “quarantena”.

 

 

PRIMI FIRMATARI

 

 

Massimo Viglione – Storico

 

Carlo Taormina – Avvocato

 

Marcello Veneziani – Giornalista

 

Roberto Fiore – Politico

 

Vittorio Sgarbi – Politico

 

Maria Rosaria Randaccio – Politico

 

Filippo Ascierto –  Politico

 

Paola De Pin – Politico

 

Marco Tosatti – Giornalista

 

Lorenzo Damiano – Politico

 

Agostino Sanfratello – Docente

 

Siro Mazza – Giornalista

 

 

 

 

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