Amelia Duranti ,Cartoon: una mostra a Santa Maria della Salute che racconta la vita

di Donatella Agostini

Entrando in questi giorni nell’intima e raccolta chiesa di Santa Maria della Salute, in via Ascenzi a Viterbo, si possono ammirare le opere della pittrice e scrittrice Amelia Duranti, in una suggestiva mostra dal virtuale nome di “Cartoon”. Si tratta di disegni che l’artista ha voluto realizzare su carta paglia e su cartoni da imballaggio, sfogliandoli con delicatezza fino a separarne gli strati. I tratti delicati a carboncino svelano volti e figure, colorati a olio e a cera spalmata a lametta: blu oltremare, ocra, terra di siena, verde foresta. L’anima ondulata del cartone affiora qua e là e, insieme a sapienti tagli, l’artista dona matericità e spessore al racconto visivo. Amelia Duranti, romana residente a Viterbo, ci illustra il filo conduttore delle opere esposte. «Tutta la mia avventura artistica ha l’obiettivo di accendere tanti fari sulle fasce più deboli dell’umanità: i poveri, gli ultimi, i protagonisti involontari della marginalità esistenziale, che è trasversale. E soprattutto, di accendere un riflettore sui bambini, spesso esposti ai peggiori abusi. Il mio messaggio, diretto alla politica e alla gente comune, è quello di darsi da fare per cambiare la situazione». Clochards, famiglie disgregate, bambini dimenticati… Ogni disegno è un racconto, mai rabbioso eppure diretto e convincente. Dal suo punto di osservazione, l’artista romana si fa attenta interprete dei comportamenti umani, soprattutto nei contesti più difficili. Un anno e mezzo fa, Amelia Duranti ha esposto le sue opere nella chiesa del Gonfalone: quest’anno ha ottenuto quella di Santa Maria della Salute, di grande atmosfera – e come il Gonfalone, solitamente chiusa al pubblico. Questa bellissima chiesa viterbese, nota per il magnifico portale, venne edificata nel XIII secolo da Fardo di Ugolino di Uffreduccio, grande filantropo e benefattore. «Mi ritrovo in compagnia di Mastro Fardo, che è sepolto qui davanti all’altare», aggiunge Duranti, mostrandoci la lastra in peperino. «Ci siamo ritrovati, accomunati dal fatto che a nostro modo e ognuno nella sua epoca, ci siamo prodigati per la marginalità». Amelia Duranti si è sempre sganciata volutamente dalle convenzioni e dai circuiti delle mostre ufficiali, tuttavia le sue opere sono note ed esposte in luoghi più che prestigiosi. «Per fare questo mio “percorso” e veicolare meglio il mio messaggio al mondo, ho scelto di far comparire le mie opere sine die in siti difficilissimi da conquistare: il Chiostro del Bramante, al Pantheon, Santa Maria in Cosmedin, il Sacro Convento di Assisi». Opere di Duranti sono collocate inoltre in modo permanente anche in cornici straordinarie come il Sacrario delle Fosse Ardeatine, Santa Maria del Popolo, la Corte Costituzionale. La mostra è aperta fino a domenica 27 settembre, dalle 14.00 alle 19.00. Le opere esposte sono acquistabili.

www.ex-art.it

  

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