Almalaurea promuove Unitus: tasso di soddisfazione degli studenti al 95%

Il rapporto Almalaurea 2021 promuove l’Università della Tuscia, che si conferma al di sopra della media Nazionale e Regionale per la soddisfazione complessiva dei laureati svolto e nella soddisfazione dei rapporti con i docenti. La percentuale dei laureati che si dice molto soddisfatto per il corso di studio frequentato sale al 95% sui laureati magistrali (93,2% sul totale dei laureati), in crescita di circa 2 punti rispetto all’indagine dello scorso anno e quasi 3 punti sopra alla media della Regione Lazio. Questo posiziona l’Ateneo viterbese al nono posto assoluto in Italia sui 73 atenei analizzati. E sono oltre 94 su 100 i laureati che si dichiarano soddisfatti del rapporto che hanno avuto con i docenti durante il loro percorso di studi all’Università della Tuscia.
Focalizzandosi sull’indagine relativa alla condizione occupazionale dei laureati magistrali svolta nel 2020, per l’Università della Tuscia emergono segnali positivi in merito all’avviamento al lavoro dei propri laureati non solo in termini di occupati sul totale intervistati ma anche in termini di efficacia del titolo universitario nel lavoro svolto. Già ad un anno dalla laurea, il 62.5% dei laureati della Tuscia dichiara che le competenze acquisite all’Università sono molto efficaci nel lavoro svolto,  quasi 5 punti in più rispetto alla media nazionale e regionale che si attestano al 57.8% e al 57,6%.  L’efficacia del titolo universitario, ha il pregio di sintetizzare la richiesta e la spendibilità del titolo universitario nel mercato del lavoro. Considerando la situazione occupazionale, a un anno dalla laurea, tra i laureati di secondo livello del 2019, intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 68.8%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto alla precedente indagine.

“Questi risultati ci riempiono di soddisfazione e rendono merito alla comunità del nostro Ateneo che lavora con passione e determinazione ogni giorno per dare un futuro ai giovani- evidenzia Stefano Ubertini rettore dell’Università della Tuscia – anche perché sono certificati attraverso indagini statistiche svolte con grande rigore da Almalaurea per fornire un quadro conoscitivo completo e aggiornato delle caratteristiche e della condizione occupazionale dei laureati in Italia. E si tratta di un segnale positivo e di speranza in seguito alla significativa contrazione del tasso di occupazione osservato tra il 2019 e il 2020 a seguito dell’avvento della pandemia e del forte crollo tendenziale dell’occupazione a livello nazionale subito proprio dai più giovani”.
Complessivamente, a un anno dalla laurea, 10 classi di laurea sulle 14 presenti nell’Ateneo della Tuscia, presentano tassi di occupazioni superiori alla media Nazionale. I tassi di occupazione più elevati si registrano per Scienze e Tecnologie Forestali (100% di occupati a un anno dalla laurea), Scienze e Tecnologie Alimentari (86%), Ingegneria meccanica (83%), Amministrazione finanza e controllo (82%), Lingue e letterature moderne (80% contro una media nazionale del 58%) e Biotecnologie Agrarie (77% contro una media nazionale del 66%). Il 100% dei laureati in Marketing e Qualità lavora dopo 3 anni dal conseguimento del titolo. Infine il 100% dei laureati in Scienze e Tecnologie Agrarie, il 94% dei laureati in Biologia e l’89% dei laureati in Archeologia hanno trovato un lavoro stabile a 5 anni dalla laurea. Interessante anche il dato di genere: l’indagine sulla condizione occupazionale dei laureati pur registrando una disuguaglianza tra uomini e donne (il tasso di occupazione è pari al 67.7% per le donne e al 69.7% per gli uomini laureati a Unitus), il divario percentuale di circa 2 punti è nettamente inferiore a quello medio nazionale che raggiunge i 12 punti percentuali e quello regionale che si attesta su 11 punti percentuali.

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