“A Ronciglione il Carnevale ci rende speciali”

Se c’è un periodo in cui a Ronciglione si respira meraviglia è certamente Carnevale. È il secondo anno che, gioco forza, a causa di una pandemia che impone di ridurre al minimo i contatti sociali, siamo costretti a ripensare al ribasso la nostra festa.

I social aiutano a tenere viva la fiamma della tradizione e a continuare un racconto finora ininterrotto; non sarà mai come tornare a veder sfilare le maschere e i carri allegorici del nostro grandioso corso di gala per le vie della città, ma comprendiamo che, al momento e per la sicurezza di tutti, l’emergenza sanitaria non lo consente.

Abbiamo letto dichiarazioni del sindaco piene di buone intenzioni: “Penso che in qualche modo faremo”, “stiamo cercando”, “valuteremo”, ma la verità è che, ad oggi, non c’è ancora nulla di concreto sull’organizzazione di qualcosa inerente al Carnevale in linea con le normative anti-Covid.

Proprio perché si tratta di rimodulare gli eventi in base alle necessità emergenziali, bisogna muoversi subito o c’è il rischio che la nostra festa perda un treno importante. Sono infiniti i motivi per cui non possiamo permetterlo.

I ronciglionesi sanno perfettamente cosa significa per loro il Carnevale: c’è chi lavora tutto l’anno alla ricerca dell’idea più originale e di come realizzarla. Vuol dire vedere una città che si trasforma per offrire il più colorato e artigianale degli spettacoli, tra creature di stoffa e cartapesta che lasciano sempre senza fiato. Vuol dire che un terzo dei residenti indossa una maschera, infila un costume e sfila per la città; i restanti due terzi sono le ali di folla dietro le corde: è la festa di tutti, un grande contenitore con dentro voglia di divertimento, spensieratezza, creatività, bellezza, abbandono delle preoccupazioni.

Ma Carnevale è anche ineguagliabile risorsa economica e turistica: Ronciglione si ripopola, i negozi incassano, c’è un intero indotto che ruota intorno alla festa. E poi è opportunità sociale e identità; essere tra i dieci migliori Carnevali italiani significa uscire da un anonimato che è la condanna di tanti piccoli centri: un po’come dire che Carnevale ci rende speciali.

Lo scorso anno abbiamo addobbato Ronciglione e inventato una narrativa social che ha coinvolto tutti di persona e sul web. Quest’anno invece, che si poteva azzardare di più, nella settimana simbolo della manifestazione, niente.

Perché non s’investe sul carnevale il contributo ministeriale, almeno con lo scopo di fare promozione e mantenere con merito la fama che il carnevale di Ronciglione si é costruito? È questo il momento.

Cosa vuole fare davvero l’amministrazione? È disponibile a confrontarsi con noi quanto prima per stilare un programma concreto? Noi ci siamo, ci siamo sempre stati, ma bisogna fare presto, altrimenti non ci sarà più tempo.

 

Pro Loco Ronciglione

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