Museo della Navigazione di Capodimonte: nuovi spazi per incontri

Riceviamo e pubblichiamo:

Si rende noto che, in accordo con l’Amministrazione del Comune di Capodimonte, vista la forte diversificazione delle tematiche che vengono proposte da terzi nella richiesta di utilizzo della sala convegni del Museo della Navigazione, si è deciso di rendere disponibile anche la sala della Cascina per tutti gli eventi a carattere autogestito e che pertanto non rientrano nella programmazione ufficiale, previa richiesta formale e approvazione dell’Amministrazione comunale.
Gli spazi del Museo, pertanto, considerata la sua funzione pubblica e la sua natura di istituzione formativa rivolta all’accrescimento culturale individuale e collettivo, saranno riservati alle conferenze a carattere più prettamente accademico, sia pure ispirate anche ad intenti divulgativi, o ad iniziative culturali tradizionali, legate alla storia, alla cultura, all’artigianato locale e territoriale e alla promozione del turismo, nell’ambito di una programmazione che ricade sotto la responsabilità del direttore scientifico, monitorata dalle istituzioni competenti (Regione Lazio, Sistema Museale del Lago di Bolsena, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale).
Inoltre, in base alla deliberazione n. 160 del 16/10/2012 della Giunta Comunale di Capodimonte, si stabilisce che la concessione della sala convegni del Museo della Navigazione (Sala Fanelli) e della sala espositiva della Cascina è subordinata al pagamento delle relative tariffe, come di seguito elencato:
Euro 20 al giorno, IVA compresa, per enti o associazioni non aventi fini di lucro che promuovano interessi culturali, sociali, sportivi, assistenziali, ricreativi, turistici e di pubblica istruzione;
Euro 50 al giorno, IVA compresa, per l’uso privato;
Euro 100 al giorno, IVA compresa, per le attività aventi finalità di lucro (fiere e mercati) da chiunque organizzate.
E’ consentito l’uso gratuito alle associazioni comunali”.

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