Al cinema: il film 40 Secondi una riflessione amara e potente sulla banalità del male

40 secondi

40 Secondi, il film diretto da Vincenzo Alfieri, si ispira a una vicenda reale che ha sconvolto l’Italia. L’omicidio di Willy Monteiro Duarte, interpretato dal bravo Justin De Vivo, un ragazzo capoverdiano di soli ventuno anni, brutalmente aggredito e ucciso a mani nude nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, nel sud del Lazio.
Willy viene colpito a morte dopo essere intervenuto per difendere un amico coinvolto in una lite, un gesto di coraggio e altruismo che gli è costato la vita. In appena 40 secondi, il tempo di una violenza fulminea e spietata, la sua giovane esistenza viene spezzata. Il film è molto più di una cronaca di un fatto di sangue, è una riflessione amara e potente sulla banalità del male, sul vuoto esistenziale dietro comportamenti quotidiani, e sulla violenza come linguaggio distorto di un disagio profondo. Offre uno spaccato realistico e doloroso di una società in cui la fragilità delle relazioni, l’ossessione per il dominio e la mancanza di empatia è dominante.

Il film, proiettato in tutte le sale dal 19 novembre, merita davvero di essere visto, si pone come una narrazione piena di amore, dolore e rispetto, un raro esempio di cinema civile che riesce a far parlare i giovani con le loro parole. Una visione vera che si rivela il modo più giusto , per ricordare una giovane vita spezzata e cercare di capirne qualcosa del perché uno sguardo, una parola o un semplice atto di altruismo possono costarti la vita.

Il cast: Justin De Vivo, Francesco Gheghi, Enrico Borello, Francesco Di Leva, Beatrice Puccilli, Sergio Rubini, Maurizio Lombardi, Luca Petrini, Giordano Giansanti, Daniele Cartocci, Massimo Carotenuto, Davide Valle, Manuel Venanzi.

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