Aci di Viterbo e Comune di Montefiascone insieme per un progetto svolto in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada con il lancio della nuova campagna per la sicurezza stradale “Non chiamarlo incidente. È una tua scelta”.
L’IISS Carlo Alberto Dalla Chiesa ha organizzato una giornata dedicata alla sicurezza stradale presso la sala multimediale messa a disposizione dalla scuola, a cui hanno partecipato circa 70 studenti delle classi 5° superiori. Ha aperto i lavori il direttore Lino Rocchi che, dopo aver portato il saluto della sindaca Giulia De Santis, impossibilitata a partecipare all’evento, ha passato la parola al presidente Sandro Zucchi, che ha sottolineato come si celebra insieme una ricorrenza come la Giornata della Sicurezza Stradale che non è solo simbolica ma profondamente concreta. Un appuntamento che nasce da una convinzione ferma e condivisa: la sicurezza sulle nostre strade è un dovere collettivo, e non può essere affidata solo alla repressione, ma deve fondarsi su educazione, prevenzione e responsabilità individuale.
L’Automobile Club di Viterbo, insieme al direttore Rocchi e con la preziosa collaborazione della sindaca De Santis, della sua amministrazione comunale e dell’IISS Carlo Alberto Dalla Chiesa ha organizzato questa giornata rispondendo pienamente a quello che è uno dei principi fondanti dello Statuto dell’ACI: la diffusione della cultura della sicurezza stradale in ogni fascia della popolazione, dai più piccoli agli adulti.
Sono intervenuti anche i rappresentanti delle Associazioni A.VO.M. e Solidarietà Falisca, portando le proprie esperienze e consigliando i comportamenti da seguire sia in macchina sia come pedoni. Molto Toccante la testimonianza di Padre Aron, parroco della chiesa Ortodossa di Montefiascone, recentemente colpita dal grave lutto del sacerdote travolto da un’auto in pieno centro.
L’incontro è stato poi incentrato dal formatore Aci su: alcol, droghe e uso dei veicoli. Guidare in sicurezza un veicolo è un’attività complessa che coinvolge mente e corpo e che richiede buone condizioni psicofisiche, come ha confermato la testimonianza di Gabriella Saracino, mamma di Gaia Von Freymann Saracino, investita e uccisa insieme alla sua compagna Camilla Romagnoli su Corso Francia, a Roma, nel dicembre 2019 dal figlio del regista Paolo Genovese. E’ stato mostrato anche un video sull’intera vicenda, tuttora presente sulla piattaforma Sky.
Al termine dell’evento, la dottoressa Federica Petrignani della Direzione Educazione Stradale dell’ACI ha presentato un visore sperimentale attraverso il quale è possibile vivere un’esperienza immersiva in realtà virtuale, utilizzando scenari reali e interattivi che simulano situazione quotidiane nella città di Roma. E non è mancata la prova pratica che molti studenti hanno potuto effettuare tramite Ready2Go12, un simulatore di guida in realtà virtuale sviluppato dall’ACI per le autoscuole del network Ready2Go, che consente agli allievi di imparare a guidare in modo più sicuro e realistico. Utilizzare un visore VR per un’esperienza immersiva permette di affrontare scenari critici come traffico, pioggia o guida notturna e include funzionalità di intelligenza artificiale per simulare il comportamento degli altri veicoli.
“Sono da sempre un appassionato di motori – ha concluso il presidente Sandro Zucchi -. Ho corso per molti anni e continuo quando il tempo lo consente a partecipare a gare di velocità in salita con auto d’epoca da competizione. Mi piace la guida sportiva, la precisione tecnica, la ricerca del limite meccanico e umano. Ma proprio questa esperienza mi ha insegnato che la velocità va rispettata e compresa, non improvvisata. In pista, ogni curva è studiata, ogni condizione è controllata, ogni pilota è protetto. Sulle strade di tutti i giorni, invece, la prudenza è l’unico vero sistema di sicurezza. Fuori dal circuito, la prima regola del pilota diventa quella del cittadino: rallentare, prevedere, rispettare”.



























