La riapertura del sottopasso tra piazza del Plebiscito e via del Ganfione tema centrale del caminetto del Rotary Club di Viterbo

serata rotary

Nella serata di giovedì 13 novembre, il Rotary Club di Viterbo ha ripercorso anni di storia, di progetti e idee che maturano sino a divenire realtà. Un grazie di cuore all’amministrazione comunale, in particolare alla sindaca Chiara Frontini, per avere voluto realizzare questo recupero della storia di Viterbo e all’assessore Stefano Floris, presente all’evento, per aver narrato lo stato dell’arte e i dettagli della riapertura del sottopasso tra piazza del Plebiscito e via del Ganfione. Questo il tema discusso durante l’ultimo caminetto, così si chiama la riunione rotariana.

Oltre all’assessore erano presenti l’ing. Alessi e l’ing. Paladino, parte del gruppo di professionisti che hanno curato i lavori. “Il restauro e il rinnovamento del passaggio è un’opera che sta molto a cuore al nostro club – ha affermato la presidente Alexia Paolocci -, perché nata all’interno dello sforzo costante del Rotary di Viterbo per valorizzare la città e il territorio. Il motore di quello che oggi ritornerà a essere il passaggio, posto al di sotto di due fra i palazzi più rappresentativi della nostra città, è stato infatti un socio Rotary, conosciuto e amato da tutti i viterbesi, ovvero il compianto Prefetto Mario Moscatelli”.

Moscatelli, infatti, fin dal 1992 capì il valore e il significato storico di questo collegamento, come ha sapientemente rammentato la moglie, signora Marica Moscatelli, che ha partecipato all’evento assieme alle figlie Cristina e Alessandra. Particolarmente emozionante è stato l’intervento della signora Moscatelli, che ha ricordato come il marito abbia lungamente lottato per vedere la luce di questa opera, che lo stesso definiva una vera e propria “fantasia”, all’interno di quell’azione portata da lui costantemente avanti per valorizzare quella che era la città che amava più di tutte, Viterbo. L’idea era, appunto, quella di ricostruire una parte della storia di Viterbo, come ha raccontato l’arch. Lorenzo Grani, socio del club – a cui sono andati i ringraziamenti da parte della Presidente – che, partendo dall’idea del Prefetto Moscatelli, ha generato quello di cui ogni viterbese, o visitatore della città, godrà tra poco, l’apertura ufficiale dovrebbe essere imminente, ossia una stupefacente veduta di una delle zone di Viterbo più suggestive. Ancora una volta il Rotary Club di Viterbo si è confermato un “luogo” in cui la cultura e la storia della città crescono, per poi essere curate e coltivate, come il Prefetto Mario Moscatelli ha dimostrato.

Con l’apertura del sottopasso di via del Ganfione si è realizzata solo una delle “fantasie” che il Prefetto Moscatelli aveva per Viterbo. La speranza della presidente è quella che, in futuro, il Rotary Club e l’amministrazione comunale possano realizzarne altre, ma soprattutto possano continuare a valorizzare una meravigliosa città piena di storia, ricca di tesori ancora da scoprire o, meglio, da riscoprire.

 

Rotary Club Viterbo

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