Educazione finanziaria per gli studenti del superiore della Tuscia per prepararli al domani

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Si chiama “Settimana dell’Educazione Finanziaria”, in realtà sono cinque giorni, dal 24 al 28 novembre, che verranno dedicati ad offrire agli studenti delle quarte e quinte classi degli istituti superiori gli strumenti “per comprendere e gestire in modo consapevole le scelte economiche e finanziarie che caratterizzano la vita quotidiana e professionale”. Evento organizzato da Fondazione Carivit e Unindustria Viterbo, in stretta collaborazione con l’università, la Guardia di Finanza, la Camera di Commercio, l’Ufficio scolastico regionale, l’Ordine dei Commercialisti di Viterbo. Alla conferenza di presentazione, nella sede della stessa Fondazione a palazzo Brugiotti, ha partecipato una delegazione di studenti del Paolo Savi di Viterbo, e hanno dato la loro adesioni gli istituti Cardarelli di Tarquinia e Midossi di Civita Castellana. Nella “cinque giorni” che si terrà nel Centro Culturale della Fondazione Carivit nella Valle di Faul verranno affrontati temi delicati e cruciali del nostro tempo dal tema del risparmio a quello dei mercati, da quello dei contratti bancari a quello della legalità economica, da quello della pianificazione finanziaria a quello delle truffe. Apertura lunedì 24 novembre, ore 9, con il tema: denaro, attività finanziarie, mercati finanziari. “La Fondazione Carivit – ha spiegato il presidente, Luigi Pasqualetti – considera l’educazione finanziaria un elemento essenziale per la crescita culturale e civile delle nuove generazioni e dunque un investimento sul futuro non soltanto individuale ma collettivo che contribuisce alla coesione sociale e allo sviluppo sostenibile del territorio”. “Creando così – ha osservato il presidente di Unindustria Viterbo, Andrea Belli – una sinergia tra scuola, istituzioni e imprese”. Per il professor, Carlo Mari, di Unitus l’evento “è un passo importante sul cammino della alfabetizzazione finanziaria e le lezioni rappresentano un’occasione per far acquisire agli studenti elementi di base”. Secondo Stefano Tedeschi dell’Ordine viterbese dei Commercialisti, lo studio della Finanza dovrebbe essere introdotto nella formazion scolastica. Rilevante sarà il contributo che alle “lezioni” di Valle Faul porterà anche la Guardia di Finanza: “L’azione repressiva non basta più, dobbiamo fornire anticorpi contro le frodi. A cominciare dai giovani”. (L. C.)

 

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