Con l’ultima domenica di ottobre e una standing ovation all’eccelso Quartetto Adorno (violino, viola, violoncello) composto da Edoardo Zosi, Liù Pellicciari, Benedetta Bucci, Maria Salvatori, eccellenti esecutori di musiche di György Ligeti e Franz Schubert, si è chiusa la fortunata, lunga, variegata e intensa nona edizione del Festival ‘I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica-Racconti sonori a Palazzo Chigi’ (San Valentino 14 febbraio / Primavera 12 aprile-11 maggio / Autunno 17 settembre -26 ottobre 2025), promossa dall’Associazione Musicale Muzio Clementi con la direzione artistica del maestro Sandro De Palma (nella foto).
La rassegna di grande musica è stata sostenuta dal Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit.
Questa nona edizione del festival, come ormai è consuetudine, si è svolta in primavera nel salotto musicale di Palazzo Chigi di Viterbo (Dimora Storica del Lazio, Via Chigi 15) e in autunno nella chiesa di San Silvestro (piazza del Gesù), adibita per l’occasione a sala concerto.
I 37 concerti di grande successo (dal 14 febbraio al 26 ottobre 2025) e i raffinati repertori pianistici e da camera dal Barocco di Bach alle composizioni contemporanee di Vacchi e Molinelli, passando per i classici di Beethoven, Mozart, Debussy e Ravel, hanno creato sul tema scelto per quest’anno “Dialoghi tra luce e ombra-Il fascino dei contrasti” un ponte ideale tra le diverse epoche. Ogni concerto ha voluto far riflettere sulle sfumature dei contrasti che la musica sa evocare, dall’intimità cameristica alla grande tradizione sinfonica rielaborata in chiave moderna.
Il numeroso pubblico di affezionati melomani che attento e partecipe ha seguito costantemente l’intera manifestazione si è trovato immerso in un viaggio emozionale, fra luce e ombra, dove la bellezza del suono diventa riflessione, scambio e arricchimento culturale. Il ricco cartellone dei concerti è stato accolto sempre da tanti calorosi applausi sia per i programmi proposti che per gli eccelsi musicisti e interpreti di chiara fama internazionale intervenuti a Viterbo.
L’Associazione Musicale Muzio Clementi ringrazia tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, alla realizzazione delle godibili serate di musica classica e dà un arrivederci al prossimo 2026, per festeggiare insieme i 10 anni del festival. Un ringraziamento particolare lo rivolge a tutti i talentuosi musicisti che hanno partecipato con passione al festival.
Ai ringraziamenti dell’Associazione si aggiungono quelli del direttore artistico M° Sandro De Palma che precisa: “Il festival è andato benissimo. Abbiamo avuto un pubblico molto attento che ha ascoltato anche pezzi di raro ascolto e di difficile comprensione. Abbiamo avuto artisti di fama mondiale e sarebbe qui lungo citarli tutti. Ne ricordo solo alcuni come Bruno Canino al pianoforte, Luisa Sello al flauto, le voci recitanti di David Riondino e Stefano Fresi e i ‘Progetti speciali’: Casta e Medea: quando Maria Callas incontrò Pier Paolo Pasolini; All’Immortale Amata: luci e ombre nel cuore di Beethoven; ‘Felliniana’ Le musiche di Nino Rota per il cinema di Federico Fellini; A tre voci: Polifonie vocali-strumentali tra tardo Medioevo e tardo Rinascimento, L’Histoire de Babar, Enoch Arden; La musica miracolosa storia e leggenda di Wladyslaw Szpliman, il pianista del Ghetto di Varsavia; Il Clavicembalo ben temperato di J. S.Bach; il concerto-racconto dal libro di Daniele Frongia e tanti tanti altri di altissimo livello”.
“Per il triennale 2026-2028 del festival ‘I Bemolli sono Blu–Viterbo in Musica-Racconti sonori a Palazzo Chigi’ – conclude il maestro Sandro De Palma – il programma, già pronto. è dedicato a Beethoven e alla sua eredità musicale, culturale e spirituale. Ogni anno rappresenta una tappa di un unico cammino: dalle premesse storiche del tardo Settecento alla fioritura beethoveniana, fino alle metamorfosi che ne sono scaturite nel tempo. L’obiettivo è offrire al pubblico un’esperienza di ascolto, riflessione e pensiero che unisca tradizione e innovazione, approfondimento e partecipazione, in un dialogo continuo tra musica, storia e territorio. Per il 2026-Verso Beethoven-Vienna e l’Europa delle idee: i semi del genio Le premesse storiche e artistiche che nutrono il linguaggio beethoveniano. Per il 2027- Beethoven, nel bicentenario della morte del compositore, il festival dedica edizione al suo universo più ampio e multiforme: sonate, variazioni, trii, quartetti, capolavori e pagine meno frequentate; in dialogo con i contemporanei e gli eredi spirituali – Hummel, Clementi, Moscheles, Czerny, Cherubini, Schubert. Infine per il 2028 – L’ultimo Beethoven: eredità e metamorfosi-Dal testamento sonoro alle vie del futuro. Il triennio si chiude con una riflessione ampia sull’eredità beethoveniana nell’Ottocento e nel Novecento, fino ai linguaggi contemporanei. Schumann e Liszt–tra introversione poetica e trasfigurazione virtuosistica – insieme a Brahms, Wagner, Mahler, Schönberg, Šostakovič, Ligeti e ad autori viventi, testimoniano come l’energia formativa di Beethoven abbia generato poetiche diverse: dal sinfonismo e dalla musica da camera al Lied, dalle trascrizioni e parafrasi lisztiane alle avanguardie del XX secolo. Sono certo che il pubblico apprezzerà la mia scelta”.
La rassegna da camera “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Racconti sonori a Palazzo Chigi 2025” è organizzata dall’associazione musicale Muzio Clementi con il contributo del Ministero della Cultura (FNSV), della Regione Lazio (Dimore storiche), del Comune di Viterbo, della Fondazione Carivit e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali il club del territorio Viterbo del Touring Club Italia, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Park Hotel.
Il programma è consultabile su: www.associazioneclementi.org – www.comune.viterbo.it – pagina Fb Comune di Viterbo Informa.
























