A Gallese un incontro sulla mobilità nella Tuscia e le sue ferrovie

La mobilità nella Tuscia e le sue ferrovie

A Gallese lo scorso 10 luglio si è tenuta, in presenza e online, la riunione del CCFO aperta alle associazioni dei pendolari e di quelle che s’interessano della mobilità, diretta dal sindaco di Gallese Danilo Piersanti, da Marco Rossi presidente del Consiglio e dal presidente del comitato per la ferrovia Civitavecchia-CapranicaSutri-Fabrica di Roma-Orte (CCFO) Raimondo Chiricozzi.

La presenza numerosa ha permesso dal punto di vista politico e tecnico l’esame della situazione di tutte le ferrovie della Tuscia e del nodo di Roma.

Molti interventi hanno evidenziato il disastro in cui versa il servizio ferroviario in tutta Italia, rimarcando in particolare le difficoltà dei pendolari.
Le FS, è stato detto, privilegiano l’Alta velocità e curano poco il servizio per coloro che continuano ad utilizzare il treno per recarsi al lavoro, dando l’impressione di volere abbandonare  completamente la conclamata “cura del ferro”.

I responsabili della mobilità, compresi i dirigenti delle FS, anche se tutto ciò continua a determinare l’aumento del pendolarismo, persistono nel favorire la politica scellerata che ha portato all’abbandono dei borghi e della loro cultura, nonostante sia nei borghi il vanto italiano. In questo modo non si ottempera alle vere esigenze del territorio, che imporrebbero scelte drasticamente opposte, per evitare l’incombente catastrofe ambientale.

Il potere politico non riesce a imporre la programmazione delle scelte necessarie e le iniziative dei dirigenti delle ferrovie che gestiscono il patrimonio dello Stato, sembra siano appositamente propense alla creazione di difficoltà alla percorrenza dei treni locali e pendolari e poco importa loro, se ciò favorisce inevitabilmente l’aumento del traffico stradale, con tutte le sue negatività.

La partecipata discussione che si è svolta nella riunione, oltre agli aspetti politici che governano il settore della mobilità, anche grazie alla presenza di qualificati ingegneri ferroviari, ha affrontato tutte le dinamiche che determinano le criticità riguardanti le ferrovie della provincia di Viterbo e del Centro Italia.

In primo luogo è stata salutata positivamente l’approvazione dell’emendamento che determina lo stanziamento di finanziamenti per la FL3 ( ferrovia FS Roma Capranica Viterbo Porta Fiorentina ) al Decreto Infrastrutture, a prima firma del Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, on Mauro Rotelli.

Anche se non è possibile evitare di constatare che coloro che arbitrariamente hanno tolti gli scambi su un bene che hanno solo in gestione, ricevano ora soldi dei contribuenti per riposizionarli, va espressa piena soddisfazione poiché questo è un primo passo importante, per il quale va ringraziato apertamente l’on Mauro Rotelli, che conferma la necessità di velocizzare la linea ferroviaria ed è in effetti quanto da tempo il comitato chiede venga effettuato.

La rimessa in opera di scambi che riteniamo debbano essere a 60km orari, dato che la Regione paga il servizio ferroviario, avrebbe potuto essere inserita  da tempo nel contratto di servizio Regione Lazio FS.

Certamente il raddoppio della linea necessita di ben altri finanziamenti, ma è sicuramente una soluzione più realistica e indubbiamente funzionale.

Per  la soluzione dei problemi che riguardano tutta la mobilità ferroviaria della Tuscia, è stato detto più volte, occorrono ben altri finanziamenti che le popolazioni e i loro rappresentanti locali, provinciali e regionali, dovrebbero rivendicare.

Per questo motivo dalla riunione di Gallese è nato il coordinamento di comitati e associazioni che s’interessano di trasporto ferroviario della provincia di Viterbo, con la finalità di creare unanimità di intenti e maggiore forza per rivendicare il diritto alla mobilità e allo sviluppo in loco dell’economia.

Si è parlato a lungo in merito agli interventi tecnici da proporre alle istituzioni e ai responsabili delle ferrovie. In particolare hanno partecipato entrando nel merito delle questioni: il presidente Andrea Ricci e il vice presidente dell’Osservatorio regionale sui Trasporti Gabriele Bariletti, l’ing Maurizio Mazzoni; gli ingegneri ferroviari Massimo Montebello dirigente CIFI , Sandro Cossetto, Alessandro D’Armini; dell’Association Europeen des cheminots il presidente del Lazio Oreste Varrone, Luca Marcello e il generale Mario Pietrangeli responsabile del Premio Euroferr ; per l’Ass Trasportiamo David Nicodemi; la dott Alessandra Casino consulente dell’assessore ai Trasporti della Regione Lazio Fabrizio Ghera; i dirigenti del CCFO Dario Mazzalupi, Roberto Lucherini, Aldo Filosa, Luciano Lalli.  Ci scusiamo con coloro che pur essendo importante il loro concreto apporto al dibattito non citiamo per brevità .

Entrando nel merito degli interventi da proporre si è deciso il loro approfondimento con apposite riunioni in presenza, per essere poi sottoposte al potere decisionale. Le iniziative del Comitato saranno in particolare lo svolgimento di seminari presso i Comuni e una partecipazione attiva espressa da Dario Mazzalupi,dirigente del CCFO, alla proposta della creazione della capitale della Cultura  2028 che si vorrebbe divenisse Tarquinia con la partecipazione di Comuni limitrofi.

In particolare per la FL3 i partecipanti alla riunione di Gallese, hanno convenuto sulla necessità di risolvere il vecchio problema del PL di Porta Fiorentina attraverso la realizzazione di un sottopasso per le auto e i pedoni. Ciò permetterebbe anche il ricongiungimento concreto tra le stazioni di Viterbo Porta Romana e Viterbo Porta Fiorentina e ricollegare le due stazioni di Viterbo PF, FS e quella della ex Roma nord.

Rispetto la ex Roma Nord sono state poste in risalto da David Nicodemi le positività dei lavori che si stanno facendo per l’adeguamento e modernizzazione . Accanto a questo aspetto va sottolineato quanto ha detto l’ing Alessandro D’Armini rispetto le necessità che ancora non vengono affrontate per la sistemazione della linea.

Grande importanza è stata data da Ricci, Bariletti, Montebello, Cossetto al Nodo di Roma con proposte concrete. Tale nodo potrebbe essere snellito dalla Civitavecchia-CapranicaSutri-Fabrica di Roma-Orte o Ferrovia dei due mari.

La sua riapertura è infatti il tratto ferroviario mancante per congiungersi alla linea Orte Terni Ancona, Porto di Civitavecchia e Porto di Ancona, Interporto di Civitavecchia e Interporto Centro Italia di Orte, favorisce la nascita del corridoi del Mediterraneo Barcellona-Civitavecchia-Orte-Terni-Ancona, si collega ad Orte al corridoio del mediterraneo TEN T1 Berlino Palermo. Infine ricollegando le due stazioni di Fabrica di Roma crea l’anello ferroviario “Circumcimina”.

Il ringraziamento del Comitato va a tutti i partecipanti alla riunione . S’intende comunque assicurare tutti i cittadini che il comitato continua la sua lotta nello svolgere la sensibilizzazione per rivendicare il diritto alla mobilità e favorire attraverso le iniziative che verranno messe in cantiere lo sviluppo turistico ed economico del territorio della Tuscia e del Centro Italia.

 

Comitato per la riapertura della Civitavecchia-CapranicaSutri-Fabrica di Roma-Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia e del Centro Italia

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