“Sistemi di invasi sul fiume Paglia”, Casini (Aubac): “Sarà un’opera strategica nel Centro Italia”

A poche ore dalla ratificazione del secco no, unanime, del Consiglio comunale di Acquapendente in merito alla realizzazione progetto “Sistemi di invasi sul fiume Paglia”, il segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, Marco Casini, preferisce soffermarsi sull’importanza del progetto, senza alcuna critica o polemica. “Sarà un’opera strategica – sottolinea – per la gestione integrata delle risorse idriche e la riduzione del rischio idraulico nel Centro Italia. Abbiamo avviato un dibattito pubblico a cui sono intervenute figure istituzionali di primo piano, quali Angelica Catalano (Direttore Generale per le dighe e le infrastrutture energetiche del MIT), Manuela Rinaldi (Assessore ai Lavori Pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle Infastrutture della Regione Lazio), Thomas De Luca (Assessore regionale dell’Umbria alla Tutela e alla Valorizzazione Ambientale), Ornella Segnalini (Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale) e Alberto Cena (responsabile del dibattito pubblico). Un segnale chiaro dell’importanza e della portata interregionale dell’intervento. Nasce tutto da una visione di lungo periodo, basata sull’analisi del territorio e delle sue vulnerabilità. Si tratta di un sistema integrato di opere pensate non solo per contenere i fenomeni alluvionali, ma anche per migliorare le capacità del territorio di adattarsi ai cambiamenti climatici, sempre più evidenti nella gestione della risorsa idrica. Stiamo ascoltando ciò che ci dicono coloro che partecipano concretamente ai nostri incontri, decisi comunque a cercare di raggiungere i tre obiettivi che si prefigge il progetto: 1) Mitigare il rischio di esondazione del fiume Paglia, affluente del Tevere. 2) Garantire l’accumulo di risorse idriche per usi ambientali ed agricoli. 3) Rafforzare la resilienza dei territori di fronte ai cambiamenti climatici. Siamo in una fase decisiva, resa ancora più splendida da un confronto trasparente e partecipato con cittadini e stakeholder, per condividere un percorso che riguarda tre regioni: Toscana, Lazio e Umbria e che guarda al futuro con una visione di lungo periodo. Un progetto di grande rilevanza strategica per un territorio più sicuro, più sostenibile e più preparato alle sfide che ci attendono”.

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