Elena Urbani ceramista, la passione di creare un oggetto che non esisteva

di Nicole Chiassarini

Elena Urbani è un’artigiana ceramista, l’abbiamo scoperta durante la manifestazione Buongiorno Ceramica! La due giorni organizzata dal comune di Viterbo in collaborazione con Cna che si è svolta lo scorso maggio a San Pellegrino.

Il suo un volto solare ci racconta la storia di una passione divenuta professione. Ciò che appassiona Elena è il lavoro manuale in sé, ma soprattutto è il concepire un oggetto e modellarlo nella sua unicità.

Una passione puramente casuale o ci sono tradizioni famigliari?

E’ da qui che la sua narrazione si fa storia di vita e s’intreccia all’estro e alla declinazione artistica manifestata prestissimo quando aveva appena sei anni con il primo contatto ludico con la ceramica. Nessun artista artigiano in famiglia, né un’azienda trainante alle spalle.

Un percorso coeso che la porta da Roma, città di nascita e di  studi liceali d’ indirizzo artistico, fino a Viterbo dove frequenta la facoltà di Beni Culturali e vi si laurea nel 2005.

Sono le varie esperienze vissute nel periodo universitario che la guidano verso la decorazione per poi proseguire con corsi sulla manipolazione della ceramica,  approfondendone sempre più la tecnica.

Un percorso lavorativo che traccia la scelta della Tuscia come luogo anche di vita.

E’ nel 2005, subito dopo la laurea, che si raffigura l’apertura del primo laboratorio creativo a Bomarzo, le Ceramiche di Elena, il buon risultato reso la porterà ad aprire un secondo laboratorio creativo e ad avvalersi di due collaboratrici.

La produzione si concentra su oggetti d’arredo, quindi molto più sulla decorazione che non sulla parte sperimentale della modellazione. Il successo conseguito la porterà a nuove aperture, nel borgo di Bomarzo, a Roma in via Urbana, dove resta per un paio d’anni organizzando anche corsi per adulti.

Il fermo arriva con la maternità, l’essere mamma di due bambine ha creato una lunga pausa nell’attività. Una scelta voluta.

La ripresa del laboratorio creativo avviene due anni or sono, “oggi mi dedico molto di più alla parte più creativa del mio lavoro di fattura della ceramica”.

Arriviamo ai nostri giorni, la fase di ripartenza del suo percorso artistico in cui dà vita al Lab 33 nella città di Viterbo, dove si cimenta su una produzione principalmente scultorea, occupandosi della modellazione reale dell’argilla realizzando corsi ad hoc per apprendisti ceramisti.

Per Elena, creare con la ceramica è sicuramente un’esperienza molto gratificante. Chiunque voglia sperimentarla, nel suo laboratorio ha la possibilità di realizzare un proprio oggetto dal nulla.

Qual è la fonte di ispirazione? Per Elena Urbani è rappresentata oggi dall’illustrazione. Rendere viva la propria fantasia, le immagini che si creano nella mente, attraverso suggestioni infantili. Le linee di produzione della ceramista nascono dall’idea di creare oggetti che possano entrare nelle case di chiunque, per portare gioia unita a momenti di bellezza.

Per Elena si è consolidato il forte legame con Viterbo, l’amore per la città e anche una idea di fare rete con altre ceramiste, che si occupano di ceramica legata al territorio e ne stimolano sempre più la sua conoscenza.

Quella fogliolina stilizzata della Zaffera nel suo logo ne rende perfettamente l’idea, essere nel cuore del quartiere medioevale a San Pellegrino insieme ad altre due ceramiste storiche Lai e Chiulli, offre al visitatore il senso della manualità, della tradizione ancorata in quartiere di grande ispirazione.

“Nei progetti futuri sarebbe interessante creare degli eventi che possano dare maggior risalto all’esistenza delle nostre botteghe artigiane. Costituirebbe una ricchezza per la nostra città. Durante la pandemia molte persone, non solo chi aveva già questa passione, si sono avvicinate alla creatività artistica per cui, in un momento tanto difficile, la produzione è stata molto più intensa”.

Oggi nel suo Lab 33 l’attività didattica è composta da molti gruppi di varie età. È percepito come uno spazio creativo in un ambiente piacevole, uno scambio di esperienze utile a dare forma alla propria idea.

“Vorrei che i ragazzi che seguo potessero entrare nella parte produttiva dell’attività e creare una sorta di marchio Lab 33 con cui potersi presentare alle fiere o in generale fuori dal laboratorio, valorizzando il territorio viterbese”. Idee che non si fermano, nei suoi ragazzi in fondo ritrova anche il suo percorso.

Lo scorso agosto, il Lab 33 di Elena, in qualità di ceramista viterbese, è stato il protagonista dello spot Lavazza “The Breakfast Hub 2”. Scelto dalla multinazionale per  promuovere il proprio brand ma anche spiegare la tipica colazione italiana .Una bella soddisfazione.

In Elena Urbani abbiamo ritrovato una  giovane artista artigiana che ha scommesso su se stessa e sulla città in cui vive, con lo sguardo rivolto ai giovani per trasferirne  le conoscenze artistiche e coltivarne la passione.

Andate a farle visita nel suo laboratorio a san Pellegrino 

https://www.facebook.com/motiviurbani/

I laboratori

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