Tuscania, rifiuti speciali: si muovo i comitati cittadini

Grande quantitativo di rifiuti speciali nel centro di compostaggio di rifiuti speciali di Tuscania, in località “Fontanile delle donne” è stato trovato durante i controlli dei carabinieri.
I militari hanno quindi proceduto al controllo della documentazione ed hanno potuto constatare che l’enorme quantitativo giacente, circa 4000 metri cubi, pari a quasi 100 tonnellate, non riuniva i requisiti di sicurezza e di autorizzazione previsti per cui hanno proceduto al sequestro dell’intero capannone ed al deferimento all’A.G. competente dei responsabili per deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi e discarica abusiva.
I comitati cittadini 3T, Assotuscania e Italia Nostra desideriamo ringraziare pubblicamente i Carabinieri di Tuscania per l’importante operazione condotta a termine, che sperano contribuisca a riportare al centro dell’attenzione delle amministrazioni competenti e dei cittadini la questione “compostaggio” , dal 2007 all’attenzione della magistratura.
I comitati, da sempre, hanno considerato abusiva la gestione del centro di compostaggio senza soluzione di continuità fino ad oggi e le risultanze del sequestro appaiono di certo confermare tale scelta. I comitati si augurano che si proceda ora a tutti i controlli approfonditi del caso, compreso le analisi del terreno in loco, la direzione dei venti, la completezza di valutazione di impatto ambientale, la verifica di tutti i problemi idrogeologici dell’area (visto che si sceglie, in un Italia che va sempre più sott’acqua, di stoccare rifiuti lungo fiumi a rischio esondazione).
I Comitati 3T, Assotuscania, Italia Nostra si impegnano a chiedere immediatamente in sede politica ed istituzionale: a) che la Regione si doti (finalmente) di un piano energetico regionale per eliminare l’anarchia ambientale che si è creata; b) che la Provincia intervenga tempestivamente ritirando l’autorizzazione alla gestione del compostaggio (ci sono tutte le condizioni giuridiche, amministrative e giudiziarie); c) che il Sindaco di Tuscania (in quanto prima autorità sanitaria della città) intervenga a difesa della salute dei cittadini e per verificare le responsabilità amministrative di quanti hanno deciso in merito al compostaggio (senza considerare con attenzione le richieste dei cittadini e gli aspetti tecnici). d) che tutte le Pubbliche Amministrazioni competenti informino i cittadini secondo un approccio diverso rispetto a quanto avvenuto nel passato e nel rispetto dell’ “accesso civico” , pubblicando sui siti web istituzionali tutti gli atti e documenti relativi alle autorizzazioni, alle perizie, ai controlli, ai collaudi, e a tutto quanto serve per informare correttamente i cittadini, come stabilito in particolare in materia di governo del territorio e di ambiente, dagli articoli 39 e 40 del dlgs 33/2013. I comitati Italia Nostra –AssoTuscania-3T
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