2 giugno, Panunzi (Pd): “La nascita della Repubblica fu il frutto maturo di un percorso che ha unito lotta, consapevolezza e speranza”

La Festa della Repubblica non è solo una celebrazione istituzionale, ma il simbolo di una conquista storica, civile e politica. Il 2 giugno 1946, con il referendum che sancì la nascita della Repubblica, gli italiani chiusero definitivamente una lunga pagina segnata da guerra, dittatura e privazione delle libertà. Una svolta resa possibile dal 25 aprile 1945, giorno della Liberazione dal nazifascismo. Senza la Resistenza e il coraggio di chi lottò per restituire dignità e giustizia al nostro paese, quel referendum non sarebbe stato possibile.

Il 2 giugno non rappresentò soltanto la fine della Monarchia, ma anche il rifiuto netto di un’istituzione che aveva collaborato con il fascismo, come dimostra in modo inequivocabile la firma delle leggi razziali del 1938. La nascita della Repubblica fu il frutto maturo di un percorso che ha unito lotta, consapevolezza e speranza.

Sono passati 79 anni da quel voto straordinario, partecipato e carico di fiducia, che ha dato vita alla Repubblica e aperto la strada alla nostra democrazia. Oggi, come allora, dobbiamo custodire e difendere i valori di libertà, giustizia e partecipazione. Non si tratta solo di ricordare: si tratta di agire, ogni giorno, per rendere quei principi vivi e attuali, soprattutto di fronte alle sfide del presente.

Il mio pensiero va a tutte le cittadine e i cittadini, e in particolare ai più giovani, che rappresentano il futuro della Repubblica. A loro dobbiamo consegnare l’esempio e il senso di appartenenza a una comunità fondata su valori condivisi, conquistati con sacrificio e determinazione.
Buona Festa della Repubblica.

 

Enrico Panunzi
Vice presidente consiglio regionale del Lazio

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