Vulci: la piccola Pompei del Lazio nella potente città etrusca

La porta e le mura di cinta bastano a dare la misura della grandezza di questo centro che non ha mai smesso di vivere sino all’epoca medievale: le necropoli etrusche con alcuni esempi di tombe monumentali, la strada romana con i basoli, la ricchissima domus del criptoportico, il mitreo, i resti del Tempio grande ed il porto sul Fiora, ci introducono nella vita di una delle più importanti città-stato etrusca.

Il parco naturalistico archeologico di Vulci comprende i resti della città etrusca e di quella romana ed è una delle poche aree archeologiche in cui si può cogliere nella sua interezza l’articolazione di un centro antico con la città al centro, le necropoli intorno e i santuari lungo le strade urbane ed extraurbane.
Alle straordinarie testimonianze dell’antica città si affiancano infatti paesaggi ancora capaci di emanare il fascino che ammaliò i primi esploratori dell’Ottocento.

Nel verde intenso di boschi e radure si scenderà fino al fiume in località Pelicone, uno dei suoi tratti più belli dove, con una splendida cascata, si apre una piscina naturale.
All’interno di percorsi protetti si attraversano estese zone a pascolo, ancora popolate dalla vacca maremmana e da cavalli bradi.

Toatale percorso 4 km. durata 3 ore. percorso facile, dislivello 150 metri

Appuntamento
Domenica 31 marzo 209 ore 10.00 alla biglietteria del Parco Archeologico di Vulci. Per il luogo preciso CLICCA QUI

Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Abbigliamento sportivo, scarpe da trekking, acqua.

Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it

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