Vitercomix fa il pieno e apre il cantiere della seconda edizione

Paola Maruzzi

Vitercomix chiude la prima edizione con “un’affluenza superiore alle aspettative, sfiorando i 2 mila visitatori registrati solo nella prima giornata del festival”. A dirlo è Diego Lazzari, ideatore dell’iniziativa insieme al vignettista Sergio Insogna e a Marco Cannavò, già direttore artistico di Orvieto Comics.

Entusiasmo e voglia di fare trapelano dai commenti a caldo degli organizzatori. “Accrescere il numero degli sponsor e coinvolgere più associazioni e realtà locali saranno i nostri prossimi obiettivi”, spiega Lazzari.

Insogna si sbilancia sull’augurio di “portare la seconda edizione nel centro storico della città. Vitercomix è un sogno che si realizza, è un atto d’amore per il territorio. Peccato che il Comune non ne abbia colto il potenziale. Avevamo chiesto appoggio e patrocinio ma non ci hanno mai risposto. Per fortuna ad aprirci le porte sono stati la Fondazione Carivit e il presidente Mario Brutti, che ringraziamo”.

Per Marco Cannavò, il cui coinvolgimento sigla il passaggio di testimone da Orvieto Comics a Vitercomix, i tempi sono maturi per puntare su contenuti di valore in un mercato editoriale di nicchia e straordinariamente variegato: “Rispetto agli anni d’oro le tirature sono diminuite ma sono cresciute le proposte. Il successo di Vitercomix è stato poter contare su una sua squadra che ha lavorato in sinergia, mentre ad Orvieto mi ritrovavo spesso e volentieri a gestire tutto da solo. Satira e disegno umoristico sono stati il filo conduttore di questa prima edizione che ha voluto mixare firme conclamate come Francesco Barbieri (lavora per la Looney Tunes, ndr) e talenti emergenti”.

L’area espositiva si è presentata con numeri non da capogiro, come si confà a un’edizione al debutto: 25 espositori e 20 artisti tra cui Oscar Celestini, Laura Scarpa e Fernando Proietti. Girando tra gli stand e parlando con i visitatori, il sentimento collettivo è lo stesso: “Anche il Lucca Comics è partito così, all’inizio era un piccolo festival, e guardate oggi cosa è diventato, una macchina con oltre 200 mila presenze”, ci dicono in tanti.

Ad affollare i locali del Centro Culturale di Valle Faul un pubblico per lo più di giovani e giovanissimi, molti dei quali provenienti da fuori regione: tanti cultori delle arti grafiche, aspiranti fumettisti, collezionisti del genere e appassionati di Cosplay e giochi da tavolo hanno risposto al richiamo di Vitercomix e, soprattutto, dei suoi testimonial d’eccezione, i comici Lillo e Greg: l’uno sabato 14, l’altro domenica 15 aprile, sono saliti sul palco per raccontare la loro passione per il fumetto che, per certi versi, ha dato il via al loro successo da attori.

Il disegno mi ha insegnato i ritmi della comicità. Ancora oggi continuo a fare fumetti nel tempo libero, per me è una pratica zen – racconta Lillo Petrolo a Tusciaup a margine della conferenza –. Mi complimento con gli organizzatori di Vitercomix, un festival ben riuscito a cui spero di partecipare anche il prossimo anno“.

A dialogare con il duo comico Francesco Coniglio, un mostro sacro nel panorama editoriale del fumetto (con Acme pubblicò negli Ottanta i lavori di Lillo e Greg, da cui la mostra ospitata a Vitercomix “L’impertinenza di Lillo & Greg. Cose mai viste dalle riviste umoristiche dell’Acme: Hey Rock e Animal Comics”). La sua ultima casa editrice ha chiuso i battenti nel 2011, a seguito dell’inesorabile avvento del digitale. “Il mercato è in sofferenza. Negli 1957 si pubblicavano 350 milioni di copie di albi a fumetti, oggi ne sono 5 milioni. È un po’ come dire che la carta stampata dalle grandi tirature è giunta poco prima della fine, una verità scioccante che non deve scoraggiare i giovani talenti. La creatività continuerà ad emergere. In futuro vedo un mercato editoriale settoriale, a bassa tiratura e con prezzi di copertina più alti”.

In questo panorama in trasformazione anche Viterbo può giocare la sua partita. A metterlo nero su bianco è Luca Boschi, fumettista ed esperto del settore (collabora con Hachette, The Walt Disney Company, Sergio Bonelli Editore, Nona Arte, RCS Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport e Panini): “Vitercomix apre una nuova pagina e può ambire a diventare capitale italiana del fumetto”.

Foto di Mariangela Di Luzio per Vitercomix

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