Viterbo Rifiuti: la Regione chiede l’adeguamento prezzi

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Una conferenza stampa pomeridiana a palazzo dei Priori lunedi 24 settembre mattina per parlare di rifiuti. Ti immagini un intervento sulle tariffe e invece no. Non ci sarà alcun aumento, almeno per ora. Più precisamente, il sindaco Giovanni Arena e il ragioniere capo Stefano Quintarelli formalizzano un passo nei confronti della Regione Lazio che il 5 settembre ha comunicato al Comune di Viterbo e ad altri Comuni che riversano la loro immondizia nell’impianto di Casale Bussi l’adeguamento-prezzi (ovviamente verso l’alto) che andrebbe a colpire le finanze cittadine. Per il capoluogo si tratterebbe di un salasso di circa 2 milioni e mezzo di euro. Il fatto singolare è che il provvedimento della Pisana avrebbe un valore retroattivo in quanto il rincaro farebbe riferimento agli ultimi nove anni mentre l’attuale contratto di smaltimento dei rifiuti con Ecologia Viterbo e Viterbo ambiente è in atto da più anni. In sostanza, i ritocchi tariffari sarebbero spalmati sul passato. Ovviamente – ed è questo il senso della conferenza – palazzo dei Priori farà ricorso, e probabilmente gli altri Comuni lo seguiranno, contro la determina regionale che, quanto meno avrebbe dovuto essere applicata da nove mesi, cioè subito dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato sul nuovo regime tariffario. “Siamo fiduciosi – puntualizza il sindaco Arena – che il nostro ricorso verrà accolto, altrimenti sarà una batosta per le finanze municipali. Resta comunque la perplessità sul ritardo con il quale la Regione si è mossa.

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