Viterbese spenta raggiunta due volte dalla Vibonese

di Claudio Petricca

VITERBESE (3-5-2): Valentini; Atanasov, Rinaldi, Coda (dal 15′ s.t. Milillo); Zerbin (dal 15′ s.t. De Giorgi), Tsonev, Damiani, Palermo (dal 1′ s.t. Vandeputte), Mignanelli; Pacilli (dal 1′ s.t. Ngissah), Polidori.
A disposizione: Thiam, Bertollini, Sparandeo, Del Prete, Coppola, Luppi, Artioli, Molinaro.
Allenatore: Antonio Calabro.

VIBONESE (4-3-2-1): Zaccagno; Finizio (dal 32′ s.t. Taurino), Malberti, Maciucca, Camilleri; Collodel (dal 32′ s.t. Ciotti), Obodo, Scaccabarozzi; Allegretti, Melillo (dal 32′ s.t. Prezioso); Bubas (dal 1′ s.t. Cani).
A disposizione: Mengoni, Franchino, Donnarumma, Filogamo, D’Agostino, La Ragione, Buonocore.
Allenatore: Nevio Orlandi.

MARCATORI: 2′ s.t. Polidori, 18′ s.t. Scaccabarozzi, 27′ s.t. Bismark, 40′ s.t. Obodo (r).
Arbitro: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia.

Assistenti: Nicola Nevio Spiniello di Avellino e Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata.
NOTE: Giornata primaverili, terreno in buone condizioni, spettatori 1500 circa. Calci d’angolo 6-2 per la Vibonese. Ammoniti: Polidori, Mignanelli, Vandeputte, Milillo, Finizio, Allegretti. Recupero: 1’+3’.
Prima del fischio di inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Paolella tecnico della Viterbese under 15 scomparso prematuramente con la squadra che ha giocato con il lutto al braccio.

VITERBO – Uno di quei pomeriggi dove rischi di vincere ma anche di perdere in quella che è stata una uscita sotto ritmo, come ha affermato lo stesso Calabro in sala stampa, ma dove potevi alla fine fare bottino pieno. Un risultato figlio di situazioni negative, ad iniziare da alcune sbavature che hanno originato la doppia rimonta calabrese, un rigore contestato ed un insolito disordine tattico che ha ampliato le difficoltà della squadra. A questo va aggiunto il momento decisamente sfortunato che ha sommato alle numerose assenze altre problematiche che incideranno non poco in vista del prossimo delicato e decisivo match di coppa Italia in programma tra tre giorni al Rocchi contro il fortissimo Trapani. Detto questo, con tutte le attenuanti del caso, questa era una partita che si era incanalata sui giusti binari con il vantaggio conquistato per due volte prima delle due palle inattive che hanno spento gli entusiasmi. Peccato, perché dando uno sguardo alla classifica questi tre punti avrebbero dato una spinta forse decisiva verso una posizione sicuramente migliore in attesa delle ultime faticose giornate che separano i gialloblù dal faticoso traguardo. La Vibonese si è confermata ottima squadra ma deve ringraziare le decisive sbavature che hanno portato al calcio di punizione di Scaccabarozzi tramutate in gol prima e rigore poi. Peccato perché la squadra voleva dedicare questa vittoria a Luca Baldassin in tribuna dopo il brutto infortunio e Luca Paolella ricordato con un commovente striscione dai ragazzi della curva “Un leone anche in cielo resta tale, ciao Luca”. “Non è stata la migliore Viterbese – esordisce in sala stampa Antonio Calabro ai microfoni di “Direttasportviterbo” – una di quelle giornate che capitano a questa squadra a prescindere da chi gioca e tutti sono apparsi sottotono, è successo a Rieti, Siracusa, con Monopoli, però quando poi non spigi e non sei lucido ti trovi di fronte a quelle classiche partite dove hai speso tanto. Nonostante tutto attraverso tante difficoltà non siamo stati in svantaggio, abbiamo preso due gol che voglio rivedere evitabilissimi mentre noi anche nelle difficoltà fisiche e mentali abbiamo sempre creato i presupposti per creare problemi. Sappiamo che queste cose possono succedere a questa squadra e l’abbiamo pagato sulla nostra pelle, ma potevamo evitare le situazioni soprattutto nel secondo gol ma che comunque si potevano portare a casa i tre punti. Questa è una squadra che mette in campo i presupposti per fare gol, nella ripresa abbiamo cercato di farlo in modo diverso con gli ingressi di Bismark e Vandeputte. Abbiamo avuto difficoltà generale a livello psico-fisico, ripeto, c’è molto del nostro in questo risultato, quando una squadra è sottoritmo, fa fatica ad accorciare le distanze che aumentano, si corre di più e male è normale che le situazioni positive per gli avversari vengano fuori. Per come eravamo messi nel dna della squadra si respirava un pò di apatia ed attraverso un tour de force importante abbiamo fatto fatica a ripristinare le energie fisiche e soprattutto mentali”. Preoccupano soprattutti i numerosi infortuni in vista di un trittico estremamente impegnativo: “Coda ha dei problemini così come Luppi, Pacilli ha preso una botta, ci mancano Baldassin , Cenciarelli e Sini però non ci abbattiamo. Mercoledì abbiamo una partita molto importante che si gioca nell’arco dei 180 minuti ma che va approcciata nel giusto modo nonostante le tante assenze possiamo fare bene”.

 

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