Vignanello, intitolazione del parco a “Elvio Cardarelli” e proiezione del documentario “Scherza con i fanti”

parco Elvio Cardarelli

In seguito alla pubblicazione del libro “Dove la vita si nasconde alla morte”, a cura di Daniele Camilli ed Emanuele Trevi, da parte della casa editrice “Davide Ghaleb”, venerdì 31 marzo, alle ore 18.45, presso la Sala Consiliare del Comune di Vignanello, si terrà la conferenza per l’intitolazione del parco a “Elvio Cardarelli”.
Considerato, inoltre,  il successo riscosso da “Scherza con i fanti” di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, insignito del premio “SIAE per il talento creativo” al Festival del Cinema di Venezia 2019, contenente un episodio interamente tratto dal suddetto volume, si terrà la proiezione di questo documentario.
Parteciperanno Federico Grattarola (sindaco di Vignanello), Sabrima Sciarrini (vicesindaco di Vignanello), Gianfranco Pannone (regista del documentario), Gabriella Norcia (casa editrice Davide Ghaleb), Antonella e Anna Fiorentini (famiglia Cardarelli).
Sabato 1° aprile alle ore 18.00 avverrà l’intitolazione del parco a “Elvio Cardarelli” situato fra via dei Castagni e via Ignazio Silone, Vignanello.
Con il suo diario, Elvio Cardarelli ci racconta La Guerra d’Etiopia giorno dopo giorno. L’uso dei gas contro i civili, le stragi, un esercito impreparato ad affrontare il conflitto, la fame sofferta dai soldati, ufficiali incapaci di governare le truppe e disposti ad abbandonarle nei momenti di difficoltà, le drammatiche condizioni igienico-sanitarie, la propaganda fascista completamente fuorviante rispetto alla realtà dei fatti, la solidarietà tra soldati (e l’emergere di un sentimento antifascista che comincia a mostrarsi) come risposta all’oppressione degli ufficiali, il rapporto con la popolazione etiope e un’appendice fotografica con immagini inedite.
Un diario importante dal punto di vista storico e letterario. Elvio Cardarelli descrive meticolosamente le sue giornate di guerra tracciandone tutte le fasi, dai momenti di vita quotidiana ai racconti drammatici, come l’atroce conferma dell’uso dei gas e dei lanciafiamme, lo sterminio di vecchi, donne e bambini, la distruzione di interi villaggi, la disorganizzazione dei comandi militari e la falsa propaganda del regime fascista.

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