Viale Trento e il Cinema Lux, luoghi da ripensare per una cultura di prossimità e di coesione

CineLux cover

Viale Trento e il cinema Lux, ormai da due anni chiuso, un luogo che va ripensato in una dimensione che faccia da sfondo ai nuovi cittadini. E’ dirompente la necessità di rendere la comunità più consapevole rispetto ai luoghi, agli spazi e ai quartieri che contraddistinguono la città. Perché non consentire anche ai nuovi cittadini di vivere la bellezza del cinema? Magari in madre lingua nel segno della prossimità, dell’inclusione e dell’incontro tra generazioni, in un cinema ritrovato che sia luogo simbolo della vita di vicinato, con una diversificazione di offerta, tra film di animazione, film in lingua originale sottotitolati, film per i più piccoli, farne il luogo identificativo della rassegna Immagini dal Sud del Mondo. Ma anche cinema d’essai dove andare a vedere un bel film con i propri amici. Un genere che piace anche a un pubblico più anziano. Un cinema in cui immaginarvi incontri con registi, rassegne, dibattiti e molto altro. Prima delle proiezioni dei film potersi gustare un bell’aperitivo nel bistrot storico a fianco, in un viale dotato di parcheggio. Una piccola chicca che apprezzeranno i cinefili senza distinzione di sorta e di età.

Il cinema Lux, ripensato senza entrare in conflittualità con le multisale, in quanto le offerte sono completamente diverse, una sala a portata di mano in cui ritrovare oltre il film diverso anche il piacere dell’incontro. Sarebbe un investimento sulla qualità di vita delle persone e un sostegno al territorio. Tutto si può fare se lo si vuole fare, magari pensando a un coinvolgimento di giovani in prima persona e dello stesso Dopolavoro ferroviario titolare dei locali come partner. Un sogno? “Se Puoi Sognarlo, Puoi Farlo!”. (S.G.)

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Immagine della rassegna anno 2019 svolta al cinema Lux-Viterbo

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