Via Francigena: ITE Paolo Savi e Istituto Fantappiè uniti per abbracciare i pellegrini

Diego Galli

Un progetto per accogliere i pellegrini della Via Francigena e farli sentire a casa. Sono queste le basi sulle quali l’ITE “Paolo Savi” e l’Istituto Comprensivo “Luigi Fantappié” di Viterbo sono riusciti a ottenere la vittoria per ben due PON, progetti europei che potranno contare sulla guida della dott.ssa Maria Patrizia Gaddi, Dirigente di entrambi i plessi scolastici.
Impegnate nella pianificazione, anche le docenti Alessandra Croci e Rosella Spanata, rispettivamente Esperta PON e Tutor delle classi per l’Istituto Comprensivo Fantappié, e le loro “controparti” Anna Topi (Esperta PON) e Beatrice Orlandi (Tutor) per l’Istituto Tecnico Economico.
Come ci è stato spiegato dalla prof.ssa Croci: “Il progetto ha lo scopo di migliorare la cultura del cammino della Via Francigena nella città di Viterbo” e vuole porre rimedio a quell’assenza di una adeguata segnaletica dedicata a tutti quei pellegrini che annualmente percorrono la strada verso la Città Santa.
Il progetto, già ben avviato, sta coinvolgendo gli studenti di entrambe le scuole viterbesi con compiti differenziati ma connessi, che porteranno a una mappatura completa del percorso francigeno della città di Viterbo, realizzando anche un’apposita mappa dotata di informazioni importanti per i viaggiatori, creata sulla base concessa dalla “Tipografia Ragone”. Da una parte, gli studenti del Paolo Savi si occuperanno della mappatura vera e propria, inserendo nella cartina i luoghi di interesse presenti nel capoluogo viterbese e le relative informazioni; dall’altra, gli alunni dell’Istituto Fantappiè penseranno a reperire delle informazioni storiche relative a tutti i monumenti ubicati lungo il percorso. “Al termine dei lavori, è prevista un’uscita collettiva con i ragazzi di entrambe le scuole, che li porterà da Montefiascone fino a Viterbo, lungo il percorso della Via Francigena”. L’idea, come spiega la prof. Croci, nasce anche per sensibilizzare i ragazzi nei riguardi di questa importante realtà storico/culturale, che abbraccia l’intera Europa da Canterbury fino a Roma e, a seguire, fino al Sud Italia, verso quegli antichi porti che nel passato ospitavano le navi dirette a Gerusalemme.
Molto interessante, anche il risvolto economico che l’iniziativa potrà donare a Viterbo. Nella mappatura saranno inseriti anche quegli esercizi commerciali ubicati lungo il percorso, utili ai viaggiatori. Negozi di articoli sportivi, ostelli, bar, alimentari e luoghi di ristorazione che decideranno di aderire al progetto saranno inseriti nella cartina e forniti di un apposito timbro di riconoscimento e di una targa (rispettivamente realizzati con l’aiuto delle aziende “Timbro Tecnica” e “Bama 2004” di Viterbo), che potranno identificarli come negozi “pronti all’accoglienza”. A dare man forte nello sviluppo del tutto, il CAI (Club Alpino Italiano) sezione di Viterbo, che recentemente ha provveduto a razionalizzare nella città i percorsi della Via Francigena per Vetralla e della Variante Cimina per Ronciglione, mettendo anche in opera una segnaletica secondo le norme CAI e AEVF.
“L’importante è muoversi in fretta”, sottolinea la prof.ssa Croci, che si augura un’inaugurazione ufficiale del progetto entro febbraio, così da poter accogliere il flusso di pellegrini già da marzo. A tale scopo, sarà fondamentale anche il supporto dell’Amministrazione Comunale, che si è già dimostrata entusiasta dopo un primo incontro con l’Assessore alla Cultura Marco De Carolis, con il quale presto proseguirà la collaborazione.
“Con questo impegno vogliamo che il pellegrino possa sentire l’abbraccio di Viterbo, che si senta accolto e ben accetto”, conclude la prof. Croci, immaginando già un futuro più roseo non solo per i raminghi viaggiatori, ma per tutto il capoluogo della Tuscia.

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