Vespe bestia nera dei gialloblù, al Rocchi è ancora poker per la capolista

Claudio Petricca

VITERBESE (4-3-3): Forte; De Giorgi (34’s.t. Messina), Atanasov, Sini, De Vito (1’s.t. Mignanelli); Baldassin, Damiani (34’s.t. Tsonev), Palermo (22’s.t. Zerbin), Pacilli, Saraniti, Vandeputte (22’s.t. Polidori).
A disposizione: Thiam, Schaeper, Cenciarelli, Bismark, Milillo, Artioli, Molinaro.
Allenatore: Stefano Sottili

JUVE STABIA (4-3-3): Branduani; Vitiello, Marzorati, Troest, Allievi; Melara (22’s.t. Elia), Mastalli (17’s.t. Vicente), Calò; Carlini (30’s.t. Viola), El Ouazni (30’s.t. Sinani), Canotto (22’s.t. Torromino).
A disposizione: Venditti, Schiavi, Paponi, Di Roberto, Castellano, Dumancic, Germoni.
Allenatore: Fabio Caserta

Arbitro: Nicolò Cipriani di Empoli
Assistenti: Gabriele Nuzzi di Valdarno e Leonardo De Palma di Foggia.

Marcatori: 11’p.t. Carlini (r), 21’s.t. e 26’s.t. El Ouazni, 37’s.t. Viola.

Note: Giornata fredda e piovigginosa, terreno allentato

Spettatori 1500 circa con oltre 300 arrivati da Castellammare. Calci d’angolo: 4-3 per la Juve Stabia.

Ammoniti: Forte, Atanasov, Tsonev, Branduani, Melara, El Ouazni.

Recupero: 2’ + 4’.

VITERBO – Una cosa è certa, i gialloblù vivranno gli incubi stabiesi a lungo anche se, come per il match di andata, la pesante sconfitta non rispecchia fedelmente l’andamento dell’incontro. Diciamo subito però che la squadra di mister Caserta ha confermato anche al Rocchi di meritare il primato in classifica e di evidenziare quella compattezza che l’ha portata a essere la squadra con il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. Al cospetto della corazzata campana la Viterbese però ha giocato la sua partita e non deve trarre in inganno il risultato finale che non rende sicuramente giustizia all’impegno profuso dalla squadra di Sottili. E’ stata proprio la Viterbese a partire col piglio giusto, un approccio azzeccato che l’ha portata nel primo quarto d’ora a condurre le danze prima della nefasta distrazione che ha portato sul dischetto Carlini pronto a realizzare il giusto penalty concesso da Cipriani. La svolta del match la possiamo riassumere in questi pochi attimi, una situazione che ha cambiato il volto della gara conferendo ancor maggior sicurezza alla capolista. Poi altri episodi hanno incanalato il match sui binari della disfatta, un incrocio dei pali colpito da Vandeputte sull’1-0, un rigore invocato, che in tribuna è apparso netto, su un tiro di Palermo respinto con un braccio in piena area, e infine il raddoppio che ha chiuso definitivamente i giochi. Episodi che nulla tolgono al valore della capolista ma che avrebbero potuto magari cambiare il corso della sfida rendendola probabilmente e secondo noi giustamente, più incerta fino alla fine.

“Una partita molto simile a quella dell’andata – esordisce Sottili in sala stampa appena intitolata al collega Andrea Arena – Perché fino al 2-0 ce la siamo giocata alla pari con la prima della classe, addirittura mi hanno impressionato più oggi che nella gara di andata, ho fatto i complimenti a Fabio proprio perché ti danno la sensazione della squadra forte che ti sa colpire al momento giusto, che sa difendere come preferisce per poi poterti riattaccare. Fino al secondo gol è stata una partita in equilibrio dove solo gli episodi avevano determinato il risultato, dopo quando con certi avversari ti allunghi e sbraghi e non hai quel pizzico di fortuna in più, è chiaro che diventa tutto molto più complicato”. Sul gol che ha spianato la stradda alla capolista: “Dispiace perché era una situazione che sapevamo ed anche cosa dover fare, sicuramente ha influito, non se con un risultato di parità avrebbero avuto lo stesso atteggiamento, loro sono molto abili in questo, ma non è un caso, numeri alla mano, se hanno ottenuto tutto quello che son riusciti a fare in tante partite. Quello che non mi è piaciuto è stata l’eccessiva ricerca della palla su Saraniti, non era una giocata efficace contro questo tipo di avversario, e siamo stati troppo frettolosi sulla tre quarti nel cambio gioco, nella verticalizzazione anche da giocatori importanti. Quando siamo arrivati negli ultimi metri con gli esterni abbiamo attaccato troppo poche volte il primo palo e come presenza in area non era così importante da poter mettere in difficoltà un avversario ben posizionato”. Poi il ringraziamento alla curva: “Debbo ringraziare i ragazzi della curva – continua Sottili – perché quando perdi 4-0 in casa ricevere gli applausi e comunque darci testimonianza che sono vicini a noi e sono con noi credo debba essere sottolineato dall’allenatore. Non capita spesso, ma quando ti dimostrano questa vicinanza credo sia giusto rimarcarlo in sala stampa da parte mia”. Ed ora sotto con il tour de force visto che già mercoledì ci sarà l’insidiosa trasferta di Reggio Calabria: “Arrivare alla partita tra quattro giorni passa da una prima valutazione sulle condizioni dei giocatori e su avrò a disposizione e questo lo sapremo solo domani. Quindi diventa complicato non solo preparare la partita, perché in tre giorni è drammatico, ma diventa complicato riuscire a capire in fretta i giocatori che ci saranno a disposizione e far recuperare energie psico fisiche di quei giocagtori che sono stati utilizzati, un discorso complesso”.

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