Valeria Comodini con “Mettiamoci un punto” ha scelto Viterbo

Fin da piccola sono stata sempre attratta dalle varie forme “d’arte”, tanto da scegliere come studi superiori il liceo artistico di Terni “O. Metelli”, conseguendo il diploma nel 2008. In seguito ho frequentato il corso fashion styling del percorso post-diploma presso l’Accademia del Lusso di Roma. Le mie esperienze lavorative iniziano come responsabile dell’organizzazione e delle vendite in un negozio di abbigliamento femminile ad Amelia, sino all’esperienza lavorativa a Bologna, nella centralissima via Indipendenza, come responsabile di uno store in franchising di accessori donna (Black Fashion).

La manualità, l’operosità che riporta alla fattura artigianale mi ha però sempre colpita e rimaneva ferma dentro di me la tessitura. Quella tessitura che si realizza tramite l’arte del telaio a mano, che dai tempi remoti sopravvive ancora nella tradizione di mastri tessitori e che oggi pochi laboratori come Montefalco in Umbria riescono ancora a mantenere. In queste situazioni il tessuto viene prodotto e pazientemente arricchito da mani esperte, con antichi pizzi e ricami per esaltare la ricercatezza delle stoffe. Nel nome di valori che il tempo non ha disperso, si riproducono tessuti dalla bellezza unica, adatti a ogni ambiente e necessità.

Mia zia Roberta ha aperto un anno fa un laboratorio sartoriale per arredo casa nel centro storico di Amelia, dove lavora i famosi tessuti realizzati a telaio proprio nella zona di Montefalco. Grazie a lei, ho maturato l’idea che la mia passione per i tessuti pregiati e l’interior design potesse concretizzarsi in qualcosa di costruttivo che mi riportasse alla bellezza ed eleganza sartoriale applicata alla decorazione tessile della casa.

Il primo passo era individuare il luogo. La scelta è caduta su Viterbo, nel centro storico, in quella via della Sapienza che per tappa obbligata ti riporta al Corso e a via Marconi, il cuore pulsante della città , la cui bellezza è ancora incontaminata ed è culla ideale di un retaggio storico dove arte, cultura e artigianato possono esprimere le loro inclinazioni.

Una nuova fascia generazionale scalpita affinché questo accada. Concretizzare quell’idea di bottega nel senso elevato della sua accezione che ben ha saputo esprimere la talentosa Benedetta Bruzziches, prestandosi come testimonial credibile di un progetto che crei a Viterbo un circuito di botteghe artigianali, in cui la sapienza degli antichi mestieri ritorni a far luce … il desiderio vuol dar corpo ad una rete che nel fare impresa racconti un territorio.

Singolarmente, a 26 anni ho dato forma al mio progetto. Ho scelto Viterbo e spero che Viterbo mi scelga. La mia piccola e profumata bottega al civico n 14 propone esclusivamente oggetti artigianali del made in Italy. E’ inebriata dall’odore delle essenze, che accompagnano ogni oggetto che esce dal negozio, come le lenzuola e gli asciugamani che uscivano dal comò della mia nonna nei ricambi settimanali.

Si chiama Mettiamoci un punto e io sono Valeria Comodini.

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