Uomo e natura, il “Terzo paradiso” di Michelangelo Pistoletto, incontro con la Società filosofica italiana

di Loredana Biaggi

Il terzo paradiso

La Società filosofica italiana, sezione di Viterbo, propone questo incontro a tema nella giornata di venerdì 15 dicembre alle ore 16.30 presso il Museo della Ceramica di Viterbo sito in via Cavour, 67. Quanti vorranno partecipare anche da remoto (con il link https://meet.google.com/ivx-qorv-qbe) potranno ascoltare e porre domande al Prof. Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, il quale ci parlerà del “Terzo paradiso”, una immagine ideata dall’artista biellese Michelangelo Pistoletto che è stata duplicata nel mondo dando origine a molte installazioni. La questione a cui siamo invitati a riflettere è: qual è il ruolo dell’uomo sul pianeta terra? Quali valori e quale impegno serviranno affinché il genere umano riesca a creare armonia tra l’artificio (scienza,  tecnologia, arte, cultura, politica) e la natura  per restituire vita alla Terra? Quale futuro possibile siamo in grado di realizzare? Il dibattito assume implicazioni etiche, bioetiche, filosofiche nel senso più ampio.

Con l’intento di diffondere l’urgenza di queste problematiche e motivare gli uomini ad agire per ritrovare il giusto equilibrio, l’artista Pistoletto ha ideato un simbolo trinamico: il segno dell’infinito matematico al cui centro si trova un terzo cerchio; i cerchi esterni rappresentano uno l’artificio, ovvero l’azione dell’uomo che nel corso dei secoli ha determinato il suo dominio sul mondo, e l’altro la natura. Il terzo cerchio, quello centrale,  reca il messaggio del “Terzo paradiso”, non opera divina ma l’opera umana che può realizzare la soluzione armonica del contrasto tra natura e artificio. Questo vuole essere un progetto di vita, l’avvento di una terza fase dell’umanità perché “Terzo Paradiso” significa il passaggio a un nuovo livello di civiltà, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza, il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità.

Attraverso il “Terzo paradiso” l’arte diventa il veicolo di un messaggio quanto mai contemporaneo e travalica così la sua funzione meramente estetica anche grazie al coinvolgimento di chi ha voluto farsi portatore di questo appello, infatti le molteplici  installazioni nel mondo sono opere collettive partecipate e sono realizzate rigorosamente con materiale naturale o di riciclo. Attualmente è in fase di progettazione un tratto del Lungotevere a Roma.

La Prof.ssa Lydia Signoriello, membro della Società Filosofica italiana sezione di Viterbo, condurrà l’incontro.

Si ricorda che la presenza alle attività della S.F.I. costituisce corso di aggiornamento per studenti e docenti.

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