Tributo dell’Unione a Madre Courage e i suoi figli uno dei capolavori di Bertolt Brecht

di Cristiana Lamanna

L’11 gennaio, dopo la pausa natalizia, al teatro Unione di Viterbo è andata in scena la pièce teatrale “Madre Courage e i suoi figli” di B. Brecht.
Scritto tra il 1938 e il 1939, si svolge durante la guerra dei trent’anni 1618/1648.
La protagonista, Madre courage, interpretata da un’intensa Maria Paiato (attrice diretta tra gli altri da Ronconi, Sepe, Scaparro ,Bolognini, vincitrice del  premio maschera e del premio Ubu), segue nel 1624 un raggruppamento dell’esercito svedese in Polonia sul suo carro, insieme ai suoi figli Schweizerkas, Ellif e la figlia muta Kattrin.
La donna vedrà morire i suoi figli maschi in guerra e da ultima la figlia, che si sacrificherà per salvare l’intero villaggio da un attacco a sorpresa. Madre courage dovrebbe per questo odiare il conflitto armato, invece è proprio da questo che trae il suo sostentamento con il mercato nero e in una sua filosofia di vita afferma che la guerra è l’unica in grado di portare ordine in un popolo. La pace crea disordine, tanto si è impegnati a darsi alla pazza gioia senza pensare al domani. Anzi, rilancia, alla povera gente quasi conviene, tanto in guerra quello che serve per sopravvivere è il coraggio, courage, appunto. E allora ecco il senso della frase che chiude lo spettacolo: “Spero di farcela da sola, col carro. Camminerà, non c’è molta roba dentro.  Devo riprendere il mio cammino”.
La recitazione della Paiato è sostenuta benissimo da tutto il resto del cast: Mauro Marino, Giovanni Ludeno, Andrea Paolotti, Roberto Pappalardo, Anna Rita Vitolo, Tito Vittori, Mario Autore, Ludovica D’Auria, Francesco del Gaudio. Drammaturgia musicale e regia di Paolo Coletta.
Bellissima la scelta drammaturgica dei brani, cantati magistralmente dagli interpreti e suonati con pathos scenico da tromba, armonica e chitarra.
Un testo bellissimo, un atto unico di due ore passate veloci. Attualissimo, straziante nella sua amara verità.
Al termine, il numeroso pubblico, ha tributato lunghi e meritati applausi agli attori.

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