Trasporto di Miracolo di Fede, Di Prospero: “E’ stato come fosse la prima volta”

“Miracolo di fede” ha sfidato  pure la pioggia caduta minacciosa nell’ultima domenica di agosto durante il pomeriggio.

“Dopo due anni è stato come se fosse la prima volta”, sono le parole di un emozionato Luca Di Prospero ideatore di questa Mini Macchina, già mini facchino.

Alla partenza la sindaca Chiara Frontini il questore Giancarlo Sant’Elia e lo sguardo spirituale di Don Claudio l’attivo parroco che ha creduto e ha sostenuto fortemente la ripartenza  della Mini Macchina.

Con gli ideatori tanta gente intorno a condividere quel chilometro di percorso, con in vetta la Santa, 1 metro e 55 cm di altezza a misura autentica della nostra Rosina, in cui fanno spicco i monumenti rappresentati nella parte bassa del modello: i chiostri di S. Maria in Gradi, di Santa Maria della Verità, le finestre stilizzate riprese dal campanile del Duomo e dei principali edifici medievali di Viterbo, ed infine le due grandi vetrate, realizzate a mano dalla studentessa del Liceo Artistico Orioli di Viterbo, Antonella Luna Servi , ispirate all’abside posteriore della Chiesa di S. Francesco a Viterbo in cui sono presenti appunto. le figure di S. Francesco, Santa Chiara e Santa Rosa.

La fatica dei mini facchini è stata sostenuta con la consegna nell’ultima tappa di un cornetto e di una bottiglietta d’acqua. Nel loro sguardo l’orgoglio di essere stati i protagonisti di una note speciale che ci ha riportato nella vita normale.