Stizzo, re dei tatuaggi a Milano, sceglie Viterbo per stampare il suo libro

Rossella Cravero

Stefano Boetti, in arte Stizzo

Capita di stampare per un tatuatore della zona e di trovarsi a diventare stampatore di una delle massime autorità in fatto di Tatoo del panorama Europeo. Milano sceglie la Tuscia. E nello specifico è stata l’AD Grafica ad essere scelta per un book con ben 63 tavole dell’artista Stefano Boetti, in arte Stizzo, titolare dello studio Best of times tatoos

Durante una Convention a Milano, Stizzo ha avuto modo di vedere una nostra stampa fatta per Alessandro Lemme, un tatuatore di Civita Castellana e da lì ci ha contattato. Io non sapevo chi fosse, racconta Antonio Di Stefano, titolare dell’Ad Grafica- ma ci siamo parlati telefonicamente e ci siamo trovti subito in sintonia. Anche se come prima battuta gli ho detto che se pensava a uno scambio merci, non era possibile, perché i tatuaggi non fanno per me».

Ma battute a parte Di Stefano di spiega cosa si nasconde dietro quella che può apparire una semplice stampa

Questa stampa era molto particolare perché fatta su cartoncino in fibra di cotone, la stampa fine art  siamo rimasti in 25 a farla in tutta Italia. La nostra è stata una scelta, quando dal 2012 la crisi ha investito tutto il settore, noi abbiamo capito che dovevamo puntare su un settore specifico, che richiede molta cura, professionalità e alta precisione. Abbiamo insistito in questo settore perché pensavamo fosse l’unica possibilità per differenziarci da chi stampa in maniera industriale, anche solo a Viterbo ci sono almeno quattro colossi molto più grandi di noi che stampano molto bene, ma noi offriamo un prodotto diverso.

Cos’è la stampa fine art? «E’ una stampa che va fatta con criteri percisi: si deve tarare il monitor in modo che il cliente possa comparare da subito la stampa con quello che ha davanti e con lo stesso strumento di taratura vanno tarate tutte le carte e tutti gli inchiostri del macchinario che andrà a stampare. Questo semplice passaggio comporta un dispendio di tempi e dedizione, ma consente che le stampe siano ottimali, quasi paragonabili al falso d’autore».

Quindi è grazie al passaparola che Stizzo vi ha conosciuti? «Sì, Stizzo ha voluto stampare su queste carte fine art, una carta in fibra di cotone che è molto simile a quella che viene utilizzata da chi pittura con acquerello, o chi opera nel settore delle belle arti disegnando a mano. Le carte che utilizza Stizzo per le sue tavole sono fibre di cotone perché lui è un tatuatore della Old school, i suoi tatuaggi sono famosi in tutta Europa. Stizzo fa scansionare le sue tavole in un centro stampa di Milano a 20 mt dal suo studio ma poi per stampare ha scelto noi. Da un paio d’anni aveva progettato l’uscita di questo libro, ci aveva provato con uno stampatore online ma era rimasto molto deluso.

Il nostro è stato un lavoro artigianale: abbiamo fatto un restyling di tutte le tavole che lui ci ha spedito via email, 63 tavole, abbiamo ricostruito i fondi della carta, con effetto fondo di caffé, quello più simile al colore della pelle, poi si è passati alla rilegatura curata dalla  bravissima Federica della Ex Libris.

E poi visto che siamo nell’era dei social, quella che doveva essere un’avventura più limitata, si è trasformata in una prima stampa di 100 esemplasi. Stizzo che sui instagram è seguito da 77mila fan, appena ha postato un video in cui sfogliava, visto la valanga di like  ricevuti ha subito raddoppiato il numero della stampa.

La risposta via Fb dell’Ad Grafica non si è fatta attendere:  Sono sinceramente emozionato! E’ un lavoro di impaginazione e stampa sul quale ci abbiamo messo veramente l’anima. Mi ripeto: è un onore lavorare su queste opere d’arte e renderle graficamente al meglio nel rispetto dei colori originali è stata una bella sfida. Grazie #Stizzo per la fiducia! Sei un mito!

 

Fino ad ora, il viyterbese e il milanese, non si sono ancora mai stretti la mano di persona. Adesso Antonio Di Stefano si augura che possa accadere quanto prima, e intanto l’esperienza con Stizzo ha aperto la strada a un settore che sta dando molte soddisfazioni all’azienda viterbese che è stata già contattata da altri professionisti di Bolgona e di Bressanone.

All’orizzonte ora una collaborazione dell’eccellenza con la pittrice Annamaria Papalini  «tra qualche settimana con nuovo macchinario inizieremo la riproduzione delle sue opere su mattoncini di vetrocemento. E’ una sfida, non lo abbiamo mai fatto, stamparle può essere semplice ma riportarle con i colori originari dell’autore è un’altra cosa. Ma il bello è proprio nel mettersi alla prova».

 

 

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