Stefano Cavalieri e Maurizio Cosimi: Tuscialoc per scoprire la Tuscia in un click

Monica Arigoni

Stefano Cavalieri, 40 anni, fotografo, grafico e video maker. Ex ufficiale del Corpo degli Alpini, ha operato sui sentieri di alta montagna in Italia e all’estero, ha lavorato nel settore turistico per venti anni ed è sviluppatore di sistemi GIS e Web Mapping.

Maurizio Cosimi, 58 anni, escursionista e fotografo, ha esperienze con il free climbing, primo soccorso e protezione civile, ha guidato dei trekking in montagna con un gruppo di praticanti yoga sviluppando consapevolezza del sé.

Dalla loro mano è nato Tuscialoc, un progetto che ha portato a tracciare il territorio della Tuscia divulgando in rete i sentieri escursionistici che solo la gente del posto conosceva. “L’idea nasce da alcune nostre conoscenze sulla georeferenzazione del territorio, il carteggio marino e terrestre, la fotografia che ci accomuna tutti e due, la consapevolezza di cosa vuole il turismo escursionistico e la conoscenza informatica. Da questo mix è nata l’idea di costruire una cosa che non si era mai vista prima, tutto ciò è divenuto un archivio e poi un sito web. Tuscialoc è un portolano per appassionati di attività outdoor e non solo, fornisce una chiara e precisa rappresentazione di ciò che si vuol visitare, attraverso fotografie, un percorso su mappa terrestre e la possibilità di scaricare il tracciato per poi usarlo su smartphone e GPS”.

Conoscenza e tecnologia sono le parole d’ordine del viaggiatore moderno. Tuscialoc è questo. Un’unione tra tecnologia e bellezze naturali che può portare, per Stefano e Maurizio, ad un incremento del turismo nel territorio. “La tecnologia se usata con intelligenza può sempre portare ad esiti positivi, avere un navigatore che ci indica la strada in un bosco non è cosa da poco, è come la prima volta che sei a Milano e il navigatore ti ha fatto muovere nelle strade della città senza che tu la conoscessi. Sei padrone di dove vuoi andare, conoscendo quello che vuoi vedere, senza conoscere la strada. Noi crediamo che Tuscialoc può portare ad un incremento del turismo nel territorio, rendendolo consapevole e padrone di arrivare alle sue bellezze naturali ed archeologiche veramente in un click”.

Settantatre i percorsi tracciati tra quelli più suggestivi ed importanti, altri trenta sono in preparazione e saranno caricati nel corso dell’anno. “Abbiamo svolto tutto il lavoro da soli, tramite conoscenze individuali del territorio, libri, frammenti di tracciati, e il sentito dire che è quello che ti apre un mondo, anzi la Tuscia. Per ora abbiamo tracciato settantatre percorsi e abbiamo scelto i più suggestivi ed i più importanti, ma già adesso ce ne sono altri trenta in preparazione che caricheremo nel corso dell’anno. Ogni tracciato è poi ricontrollato e pulito dalle imperfezioni che può dare il satellite e alcune volte, dato che il sentiero non lo conosciamo, per essere tracciato ci ritorniamo almeno due o tre volte. Ogni sentiero è unico ed irripetibile e crediamo anche individuale. Ogni sentiero infatti può darti delle sensazione diverse in base al luogo e al momento in cui ci troviamo. Nel cuore abbiamo Castel d’Ischia, ricordiamo il percorso bizzarro di Rosa Crepante, La Caldara di Manziana è quella dello stupore, la Piramide di Bomarzo è fatata e magica, gli ipogei di Corviano sono una continua scoperta”.

Per il momento il progetto Tuscialoc si trova alla prima fase. Ad essa seguirà una seconda fase che prevede il controllo di alcuni sentieri. “La prima fase del progetto è quella di far conoscere e divulgare la realta dei sentieri; la seconda fase, che è già iniziata, prevede il controllo di alcuni sentieri ma crediamo che si possa espandere a tutti per poter riferire in tempo reale se il tracciato è praticabile o no. Purtroppo bisogna fare molta attenzione a dove si vuole andare, una minima quantità di percorsi fruibili tutto l’anno sono quelli gestiti da Parchi, Riserve e Oasi che forniscono una manutenzione periodica. Quelli che sono al difuori di questi, che sono la maggior parte, sono senza segnaletica, molte volte anche sbagliata, e sono fruibili in autunno-inverno perchè dalla primavera-estate si chiudono con la crescita della vegetazione. Poi possiamo solo dirvi che in lavorazione c’è anche una terza fase”.

Tuscialoc è un progetto pensato per far scoprire il territorio della Tuscia e creare un indotto nel settore turistico, non solo in un periodo di forte crisi. Stefano e Maurizio hanno unito le loro forze per creare qualcosa di nuovo per la comunità, attraverso il tesoro che la Tuscia offre. “A noi piace pensare che stiamo dando un contributo positivo per un territorio migliore. Crediamo che se i vari Comuni o enti locali sfrutteranno a pieno questo portale, allora tutta la Tuscia potrà avere dei benefici maggiori, sia per il turismo che per una maggiore rivalutazione storica naturalistica del territorio. Per la prossima stagione avremo anche una collaborazione con la dottoressa Valentina Mozzicarelli per la ricerca storica nella bassa Tuscia. Noi crediamo fortemente alle potenzialità dei nostri giovani, che hanno studiato il territorio e possono renderlo più interessante”.

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