Sos Lingua dei Segni Italiana (Lis)

Il Covid è un’opportunità. Il Covid non ci ha insegnato nulla. Il Covid ci ha uniti. Ce la faremo! Una montagna di frasi, spesso in contraddizione reciproca, che campeggiano sui social. Allora come Associazione dedicata alla sordità sentiamo la necessità di fare un bilancio e anche delle proposte.

Il Covid ci ha unito? Vero! Nel nostro caso abbiamo avuto modo di vedere di che pasta sono fatti gli amministratori locali e, senza far nomi, ringraziamo chi ha permesso di dare un sostegno psicologico alla comunità sorda e alle loro famiglie. Ringraziamo un Primo Cittadino che ci ha scritto come “uomo privato” preoccupandosi di fornire al suo personale le mascherine trasparenti per accogliere i cittadini sordi. La lista è lunga ma chi ha fatto del bene si riconoscerà anche senza una menzione diretta. Il Covid non ci ha insegnato nulla? Forse! Il dubbio ci viene quando le persone sorde ci scrivono da tutta Italia per raccontarci le loro difficoltà al rientro sul posto di lavoro, le mascherine tradizionali impediscono la lettura del labiale, difficoltà di comunicazione e colleghi furiosi sono all’ordine del giorno, e i Direttori di turno a empatia zero. Altra nota dolente, le dogane hanno bloccato le mascherine trasparenti, tutte certificate e pagate profumatamente dalle varie Associazioni, e a chi ci ha scritto “ma chi ve lo fa fare di cucirle artigianalmente, compratele piuttosto” ecco servita la motivazione che ci ha fatto passare nottate intere alla macchina da cucire, chi  scrive ha ufficialmente avuto un calo della vista dovuto allo sforzo prolungato senza occhiali. Ce la faremo? Assolutamente si! Ce la faremo ma solo colmando alcune lacune. Ve le elenco brevemente. In molte regioni mancano servizi quali l’assistenza video con interprete per comunicare con le persone sorde in difficoltà, basterebbe davvero poco per creare un qualcosa di bello e funzionale. Le già citate mascherine limitano ulteriormente la comunicazione, difficile di per sé, immaginate di non sentir nulla e vedere medici e infermieri affannati intorno a voi, panico puro. La stessa cosa alla Posta, dovete chiedere un’informazione, e una signora vi aggredisce perché chiedete all’impiegata al di là del vetro di protezione di farvi vedere la bocca altrimenti non capite una parola, fatto realmente accaduto a Viterbo pochi giorni fa.
Ora passiamo alle proposte.
Noi di Perchè io Segno attiveremo anche quest’ anno i corsi di Lingua dei Segni Italiana e vorremmo offrire agli amministratori pubblici, operatori dell’aiuto, medici, infermieri, Oss, volontari del soccorso e affini, l’accesso a costi agevolati ai percorsi di Primo, Secondo, Terzo e Quarto Livello. L’obiettivo è avere in futuro persone con una conoscenza della Lis per essere oltremodo efficaci nell’offrire il proprio aiuto, lavorativo o volontaristico che sia.
Per info potete scriverci a percheiosegno@gmail.com.
Grazie in anticipo a chi donerà il suo tempo e il suo cuore a questa lingua silenziosa.
Dott.ssa Raffaella Cucchi e Federica Miralli 
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