Secondo weekend del Fai alla scoperta di “Tuscania città degli artisti”

L’apertura Fai “Tuscania città degli artisti”, per il primo weekend delle giornate Fai d’autunno, è stata un successo.

È stato apprezzato il connubio tra una città dalla chiara impronta medievale e l’arte contemporanea, con l’apertura delle dimore, degli studi, degli atelier e delle mostre di Antonio Fraddosio, Alessandro Kokocinski, Gino Bernardini, Giovanni Tommasi Ferroni e Aleksandar Stamenov.

Tanti i visitatori che, nonostante l’emergenza causata dal coronavirus e prendendo tutte le precauzioni previste dalla normativa, hanno deciso di visitare la cittadina della Tuscia. Si replica il 24 e 25 ottobre.

“Il nostro primo pensiero è per Bonaria Manca, un’artista eccezionale, scomparsa il giorno stesso della manifestazione. – afferma la capo delegazione del Fai di Viterbo Lorella Maneschi -. Ringraziamo vivamente la famiglia che ha deciso di aprire al pubblico la casa museo sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Lo scorso fine settimana è andato molto bene. Le difficoltà organizzative, dovute al periodo che stiamo vivendo, sono state tutte superate brillantemente. Prosegue e si rafforza la collaborazione con il Dibaf dell’Unitus, che sta lavorando a un progetto più completo sulle case degli Artisti nella Tuscia”.

Un progetto sviluppato e promosso dalla professoressa Maria Ida Catalano, direttrice dei laboratori di restauro dell’Università degli Studi della Tuscia, relativo a diversi itinerari fra le case degli artisti che hanno scelto la Tuscia come luogo per esprimere la loro creatività.

“L’obiettivo è la tutela e la promozione di una realtà finora poco valorizzata – dichiara la professoressa Catalano -, che coinvolge una rilevante presenza numerica di questi luoghi particolari dove opere e cose rinviano ai vissuti e alla produzione di autori che, oltre Tuscania, hanno scelto il paesaggio della Tuscia come spazio elettivo, da Sebastian Matta a Tarquinia, Balthus a Montecalvello, Enrico Castellani a Celleno, Cy Twombly a Bolsena, solo per citarne alcuni.

Il progetto, in cui l’Università è impegnata con i laboratori di restauro del corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali, ha il suo presupposto nel censimento e nella catalogazione di più di trenta case d’artista, a cui si è aggiunta la schedatura conservativa e alcuni interventi di restauro vero e proprio a Tuscania nelle case di Alessandro Kokocinski e Bonaria Manca. La costruzione di una piattaforma on line unirebbe in rete i comuni in cui le case ricadono, consentendo di promuovere eventi ed itinerari turistici organicamente collegati”.

Per informazioni sulle Giornate Fai d’Autunno a Tuscania è possibile visitare la pagina facebook della Delegazione Fai di Viterbo o scrivere a delegazionefai.viterbo@fondoambiente.it. Per la partecipazione alle visite, che si terranno dalle 10 alle 17, nel pieno rispetto delle disposizioni anticovid, è consigliata la prenotazione ed è richiesto un contributo minimo di 3 euro.

Vivi Tarquinia

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