Scuole Rosse (Istituto Comprensivo “Luigi Fantappiè”), Viterbo, 1936-1938

di Alfredo Giacomini

Il nuovo look. In attesa che torni il rosso si sono colorate di rosa. Viaggio tra le opere della  Architettura Contemporanea nella Tuscia  grazie all’architetto Alfredo Giacomini che  ne traccia il significato del piano di composizione.
ARCHITETTURA CONTEMPORANEA NELLA TUSCIA
58. SCUOLE ROSSE (Istituto Comprensivo “Luigi Fantappiè”), Viterbo, 1936-1938.
“Il progetto prevede la costruzione di un edificio per le scuole elementari del Comune di Viterbo col precipuo scopo di raccogliere in un unico fabbricato la numerosa popolazione scolastica della parte est della città….” è quanto riportato in un documento del 27 ottobre 1936 del Consiglio Superiore dei LLPP conservato presso l’Archivio di Stato di Viterbo.
L’istituto, intitolato inizialmente al Principe di Napoli, è stato in passato denominato Scuole Rosse per il colore che ricopriva i prospetti che ancora oggi si intravede sulle superfici esterne. E’ il primo edificio progettato e costruito come scuola elementare a Viterbo, un monolite che occupa un intero isolato e che si affianca alla eccellente chiesa di Santa Maria della Pace eretta nel 1667 (facciata del 1699) per volontà del cardinale Brancacci. Il progetto venne redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune, mentre la realizzazione fu assegnata all’impresa dell’ing. U. Borghetti. L’area individuata nell’attuale triangolo delimitato da via Vetulonia, via del Bottalone e via della Verità, fu scelta per economizzare i costi, demolendo l’ex monastero di Santa Maria della Pace, al fine di evitare le alte spese per le espropriazioni.
I lavori, iniziati il 15 maggio 1937, si conclusero l’anno seguente; il complesso fu inaugurato il 28 ottobre 1938 alla presenza del Ministro Giuseppe Bottai.

*L’autore: Alfredo Giacomini, architetto

Alfredo Giacomini

ideatore e curatore della pagina Architettura Contemporanea nella Tuscia

 

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