Scoperta a Vulci statua raffigurante leone alato del VI secolo a.C.

Si tratta di un leone alato ruggente, in atteggiamento aggressivo, che si pensa facesse parte di un sistema che veniva deposto nel sesto secolo avanti Cristo a guardia e a protezione dell’importante tomba che doveva custodire. Durante gli scavi degli archeologi, dalla terra è affiorata la statua raffigurante un leone alato in nenfro di origine etrusca risalente al VI secolo a.Ca poca distanza dalla celebre tomba delle Mani d’argento rivenuta nel 2013 a fianco di quella imponente della Sfinge.I lavori di scavo alla necropoli dell’Osteria sono iniziati nel mese di ottobre poi ripresi nel luglio di quest’anno sono diretti dalla Soprintendenza di Roma, dirigente la d.ssa Simona Carosi con il contributo del comune di Montalto di Castro . L’antica città di Vulci continua a regalare sorprese .L’importante reperto sarà oggetto d’intervento di restauro presso il laboratorio della Fondazione Vulci di Montalto di Castro.

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