Scienze enogastronomiche: oltre 200 richieste per 50 posti

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Formare figure professionali con competenze che vadano dal campo alla tavola, coinvolgendo tutta la filiera dei prodotti agroalimentari ma senza trascurare gli aspetti di marketing e comunicazione. E’ l’obiettivo del nuovo corso di laurea in Scienze e culture enogastronomiche, che l’università di Roma Tre ha attivato insieme all’Università della Tuscia con la collaborazione dell’Istituto alberghiero di Tor Carbone.  Il corso è stato inaugurato ieri 6 ottobre  nell’aula Magna dell’ateneo di via Ostiense, in contemporanea con la presentazione del volume realizzato dall’Arsial ‘Le eccellenze agroalimentari del Lazio’, nato per far conoscere le grandi tradizioni agricole del territorio al grande pubblico e soprattutto ai giovani.

 “Abbiamo avviato il progetto del corso di laurea un anno fa con moltissimo entusiasmo, ma anche con tante difficoltà – ha spiegato il rettore di Roma Tre, Mario Panizza – Siamo in partenza e abbiamo registrato subito un’altissima risposta da parte dei ragazzi: a fronte di 50 posti disponibili ci sono state più di 220 preiscrizioni“. Un consenso che vuole essere “un modello di eccellenza di offerta formativa”, ha aggiunto Alessandro Ruggieri, rettore dell’Università della Tuscia, che poi ha sottolineato la scelta positiva del corso a numero chiuso, “per puntare sulla qualità degli insegnamenti e non inseguire i grandi numeri a tutti i costi. Non dimentichiamo poi che gli studenti avranno l’attenzione di due rettori, e questo non capita spesso!”

I due atenei sono comunque già al lavoro per il futuro, per assicurare a un numero maggiore di studenti la possibilità di diventare dottori in Scienze enogastronomiche. “Abbiamo pronta la richiesta di finanziamento al Miur – hanno spiegato Panizza e Ruggieri – per poter mettere in piedi più laboratori e per portare da 50 a 100 il numero chiuso”. Presente all’inaugurazione anche l’assessore regionale ad Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci, che ha ricordato come il settore per tanti anni sia stato considerato “la Cenerentola dell’economia, ma oggi grazie a sacrificio e impegno la Regione ci consegna un importante patrimonio sull’agroalimentare”. L’agricoltura “non è antiquata, ma nobile e moderna”, ed è “al centro dello sviluppo di questa regione: i giovani ne sono la colonna portante, come dimostra questo corso di laurea”.

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