“Santa Rosa e i Viterbesi”, un saggio antropologico del dottor Antonio Riccio

Il  testo del libro di  Antonio Riccio antropologo culturale è dedicato al sentimento contemporaneo dei viterbesi  per quella che è la loro patrona Rosa. Si compone di due saggi scritti in periodi diversi, per occasioni diverse, ,che descrivono come viene vissuta e interpretata  la “patronalità” di santa Rosa a Viterbo, anche nei suoi aspetti più impliciti, affettivi, cognitivi e volitivi. Il primo saggio descrive come il complesso festivo è cambiato e si è trasformato pur mantenendo identità e tradizioni; il secondo associa la festa, antagonista e autonomo rispetto a quello calanderiale ad un vero e proprio capodanno locale. Peso, forza, partecipazione civica, costruzione dell’appartenenza e del sentimento della località sono le tradizionali topiche antropologiche che troverete nel testo perché il trasporto di una macchina a spalla è divenuto Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, un prodotto del genio immaginifico e della devozione viterbese. L’autore Antonio Riccio ha collaborato con il comune di Viterbo e la “Rete Italiana per la Grandi Macchine a Spalla”per la candidature del Trasporto della Macchina di santa Rosa a patrimonio immateriale Unesco. Un libro non solo per i viterbesi ma anche per quei visitatori amanti di Viterbo che vogliono conoscerne il significato della storia intriso dal valore di una  tradizione immutata nei secoli (editrice Caravella)

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