Roberta Sperduti racconta l’arte urbana di Yarn Bombing Viterbo

di Paola Maruzzi

“Creare bellezza? È una necessità”. Risponde così Roberta Sperduti, presidente dell’associazione Yarn Bombing Viterbo, al perché lei e altre donne abbiano scelto di lavorare per mesi – volontariamente e autofinanziandosi – per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale con i 100 papaveri rossi ricamati all’uncinetto ed esposti lo scorso 4 novembre al Santuario di Santa Maria della Peste al Sacrario.
“Ci sono voluti 200 gomitoli di lana e tanta solidarietà femminile per far sbocciare quest’omaggio dedicato a chi si è battuto per la nostra patria divenendo eroe di tutti noi. Senza il ricordo non c’è futuro”, racconta.
Chi ha occhio avrà riconosciuto nell’installazione dei papaveri le stesse mani che hanno saputo trasformare alcuni scorci tipici della città in angoli favolistici. Pensiamo alla fontana di Pianoscarano popolata da fenicotteri rosa durante San Pellegrino in Fiore, all’arco hippieggiante di acchiappasogni a Porta del Carmine o ancora, scivolando più indietro nel tempo, alla protesta colorata del 2016 a Prato Giardino per sottolineare l’incuria dei parchi pubblici.
“L’uncinetto è la nostra bacchetta magica, fa apparire una Viterbo migliore – spiega Roberta –. Basta collegare il filo che hai in mano con quello che hai in testa. Il nostro obiettivo è creare stupore, emozionare, strappare un sorriso. Abbiamo tante idee di urban art che vorremmo portare in giro per la città. Tra i progetti in cantiere c’è una mostra, probabile nei primi mesi del 2019, allo Spazio Pensilina al Sacrario”.
Roberta è, insieme Cristina Martellotti e Patrizia Burla, una delle tre menti e attiviste di Yarn Bombing Viterbo. “Il nostro primo attacco è stato nel 2013 per provare a scoraggiare la costruzione della palestra comunale all’interno del Parco della Querce, nel quartiere Santa Barbara. Pian piano la squadra si è allargata, coinvolgendo altre donne con la passione dell’uncinetto e, più in generale, per l’handcraft”.
Dopo un periodo di “gavetta” a sferruzzare in casa, Yarn Bombing Viterbo si prepara a ad inaugurare la sua prima sede ufficiale in via San Pietro, al civico 72. “Saremo ospiti dell’associazione XXI Secolo, che ringraziamo per il sostegno. Faremo corsi per apprendere le tecniche base della maglia e dell’uncinetto. Cerchiamo donne, ma anche uomini, sensibili all’arte e al bello, che abbiano voglia di trasferire un po’ della loro magia alla città”.
Mamma di due bimbe, impiegata e percussionista, Roberta ha trovato l’ispirazione per l’uncinetto anni fa in una palla di Natale. “In 33 anni non avevo mai preso in mano i ferri e filo. Il mio primo lavoretto l’ho fatto seguendo un tutorial su Youtube. Con stupore ho realizzato che non era venuto per niente male e allora ci ho preso gusto. L’aiuto di mia madre è stato fondamentale per imparare la tecnica. Dell’uncinetto mi affascina la sua versatilità,il suo essere proiettato in contesti e situazioni completamente innovativi. Mai più centrini sui comodini è il nostro motto: svecchiamo le tradizioni, portiamole all’aperto”.

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