Rita e Sandra Inghes, il coraggio di non mollare mai dando forma alle idee

di Sara Grassotti

Rita e Sandra Inghes

“La nostra è stata una scommessa in cui credevamo e crediamo tutte e due”. Rita e Sandra Inghes , a Tarquinia per scelta conscia, sono unite non solo da un rapporto stretto di parentela, in quanto sorelle, ma anche da affinità creativa. “Io a Tarquinia ci vivo da circa 15 anni, il mio inizio lavorativo è stato con un’associazione Onlus e nelle varie esperienze che lì ho vissuto – ci racconta Rita – ritrovo la maturità del percorso di oggi”. Rita è il trait d’union di questo nostro incontro.

Come si è composto il vostro sodalizio ?

“Mia sorella Sandra, con cui divido il nuovo percorso di vita qui nella Corneto medioevale della Tuscia, vive qui ormai da un anno, ma conosce Tarquinia da quando sia io che i nostri genitori, ci siamo stabiliti qui. Le bellezze del luogo sono uniche e hanno stimolato la nostra creatività che ritroviamo in un dna che vede nostro padre Mario un “giovane” e attivissimo genio creativo di 89 anni, capace di lavorare e dare forma a qualsiasi tipo di materiale, dal legno al piombo, al ferro, al plexiglass.

Una crescita che comunque vi ha viste sempre in sintonia nell’espressione artistica?

Siamo praticamente cresciute con l’importanza dell’oggetto creato a mano e della cura del dettaglio. Sandra ha seguito le orme di papà, ha frequentato il liceo artistico e una scuola di arredamento d’interni tracciando un percorso che ha messo in evidenza la sua bravura nel mescolare i colori e nel plasmare la materia. Loro i due geni mentre io non avevo predisposizione per l’arte in genere.

Il cambio di passo, quando avete realizzato che era il tempo di realizzare qualcosa insieme?

E’ stato quando le situazioni della vita mi hanno portato a sentire il desiderio di approfondire misurandomi con la parte sopita in me, e così ho iniziato a frequentare dei corsi di pittura su vetro e sulla porcellana e poi ancora corsi di decoupage. Da quel momento mi sono sentita pronta per avviare un progetto artistico insieme a mia sorella che, invece, sentiva la necessità di apportare novità al suo percorso di progettista e di pittrice attraverso un nuovo utilizzo della materia.

Il suo essere pronta corrispondeva a quello dei suoi cari?

Se oggi posso affermare di aver  messo a frutto il mio talento sopito è perché mi ritrovo accanto al genio creativo di mio padre e a quello di mia sorella, da loro ho appreso come un oggetto, piuttosto che un quadro o una scultura,  siano bellissimi nella loro singolarità. Il nostro laboratorio si chiama L’Officina delle Idee, è situato nella Tarquinia antica in via Mazzini accanto al Duomo e lì viviamo la nostra giornata piena in cui, lo scandire lento del tempo, viene impegnato utilizzando i colori, la colla, le resine esaltando l’abilità e la sapienza delle “mani”…qualcosa di indescrivibile e siamo libere di creare.

E’ il momento in cui si uniforma la vostra creatura. Ce la presenta?

Abbiamo iniziato la nostra avventura lo scorso ottobre, impiantando la “nostra bottega” e amiamo anche definirla così, perché tale definizione è legata alla bellezza della “bottega d’arte” di una volta dove si insegnava a disegnare, dipingere e creare e dove si respiravano essenze e odori legati alla creazione dell’oggetto. Ed è questo che noi vorremmo far riscoprire a Tarquinia, città intima e profonda che ci rispecchia molto e che ormai consideriamo anche nostra. Qualcosa già si muove: mia sorella Sandra organizzerà una mostra presso la Sala Lawrence di Tarquinia dal 1 al 9 giugno, sta tenendo anche dei corsi di disegno per bambini, che stanno dando buoni risultati perché i bambini sono la speranza futura attraverso la quale l’Arte sarà sempre viva. A tale proposito presso l’Officina, domenica 26 maggio alle ore 18,30 è in  programma l’esposizione artistica delle nostre  piccole allieve del Laboratorio Creativo di Disegno. Esporranno: Emma Fanelli, Elisa Gentili, Beatrice Giorgi e Giulia Tosoni che saranno così protagoniste della loro prima Mostra. Inoltre l’Officina delle Idee sta collaborando, con alcune associazioni, per Il Mese Degli Etruschi.

L’Officina delle Idee è oggi per voi più un’impresa o la pura espressione della vostra arte?

L’Officina  delle Idee, a Tarquinia,  è un punto di congiunzione con questo luogo che sentiamo nostro. Respirarne la cultura, l’arte, la civiltà etrusca ha significato per noi due, ma anche per nostro padre,  ritrovare una nuova fonte d’ispirazione artistica.

Tarquinia è nel suo cuore, lo si avverte. Qual è il luogo che sente più suo?

C’è un luogo, uno scorcio che amo molto: sono le Saline, la loro vicinanza al mare la posizione pianeggiante e impermeabile argillosa mi appartiene rappresenta quello che sono, quello che oggi siamo. Le Saline accolgono durante l’anno varie specie di uccelli stanziali e migratori. Questo spirito di accoglienza naturale è quello che abbiamo sentito e che qui ci ha fatto restare.

Come vorrebbe che i suoi concittadini vivessero la vostra Officina?

Esattamente come la esprimiamo noi: un punto di incontro costruttivo e utile per la città. Noi siamo pronte per mettere in pratica il nostro concetto.

L’Officina delle Idee- Tarquinia via Mazzini,7

https://www.facebook.com/lofficinadelleidee.tarquinia.31

 

 

 

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